ANNO 14 n° 117
'Per il riconoscimento del lavoro usurante serve rafforzare il patto territoriale'
Ieri l'incontro promosso dalla Filctem Cgil. Parroccini: 'A breve apriremo il tavolo col ministero del lavoro per la stesura del decreto'
Alessandra
29/02/2024 - 15:04
di Alessandra Sorge

CIVITA CASTELLANA - Rafforzare il patto territoriale tra politica, sindacati, istituzioni e imprenditori per il sostegno al riconoscimento del lavoro usurante in attesa del decreto attuativo, risolutorio nel definire le modalità di erogazione delle risorse stanziate per legge. E' stata questa la volontà condivisa ieri in occasione dell'incontro organizzato dalla Filctem Cgil sul riconoscimento del lavoro usurante. Presenti alla sala congressi dell'Aldero Hotel il sindaco di Civita Castellana Luca Giampieri e il vicesindaco Claudio Parroccini, Danilo Piersanti, sindaco di Gallese e l'assessore Giovanni Carosi. Tra i relatori Stefania Pomante, segretaria generale Camera del lavoro Cgil, Mauro Vaccarotti, segretario generale Filctem Cinovi, Rita Leonori di Spresal, Augusto Ciarrocchi, vicepresidente Confindustria ceramica, Giuseppe Crea, direttore Federlazio Viterbo, Alessandro Borioni, segretario Filctem di Roma e Lazio e Ugo Cherubini, segretario nazionale.

'Il riconoscimento come lavoro usurante è un traguardo storico per il nostro distretto - ha detto il sindaco Giampieri - ottenuto grazie al governo Meloni e al lavoro congiunto delle rappresentanze sindacali,datoriali e delle forze politiche. Servirà l'approvazione del decreto attuativo attraverso il quale si potrà richiedere la pensione anticipata che, in questa prima fase, riguarderà circa il 20 percento della forza lavoro. Per questo obiettivo non posso che ringraziare il lavoro svolto in in sede di commissione bilancio dal gruppo di Forza Italia, il vicesindaco Claudio Parroccini per aver accolto le vostre istanze e gli onorevoli Rotelli e Battistoni per il lavoro svolto in sede di approvazione della legge di bilancio'.

Parole riprese dal segretario Vaccarotti che ha ricordato le battaglie intraprese negli ultimi anni per il raggiungimento dell'obiettivo: 'Un primo tentativo concreto è stato raggiunto circa tre anni fa quando riuscimmo a far riconoscere come 'gravoso' il lavoro ceramista, ma non soddisfatti abbiamo continuato a cercare la soluzione definitiva con tutti i soggetti politici, in particolare con il vicesindaco Parroccini che si è interessato alla causa e ci ha introdotto tra le rappresentanze politiche nazionali. Le nostre richieste sono partite dai due anni di anticipo rispetto alla prevista uscita pensionistica e i fondi messi a disposizione sembrano considerare una logica di acquietamento con la speranza di un rifinaziamento prossimo'.

Borioni plaude al lavoro svolto da Mauro Vaccarotti e Angelo Conti, sindacalista operaio, e sprona la politica: 'Se già dal prossimo anno il 20percento della forza lavoro andrà in pensione - ha detto il segretario generale riprendendo le parole del sindaco - io mi aspetto una cosa, che il finanziamento monetario previsto per il prossimo triennio diventi strutturale, dobbiamo fare un patto e capire come attuare il ricambio generazionale e garantire la forza lavoro'.

Sull'importanza del patto territoriale hanno convenuto anche Augusto Ciarrocchi e Giuseppe Crea: 'I questi ultimi 20 anni le aziende non sono state ferme e hanno investito in tecnologia per stare al passo coi mercati esteri - ha detto il vicepresidente di Confindustria ceramica -. Bisogna dare il tempo alle aziende di progredire nella meccanizzazione e alle più piccole di essere sostenute. Aspettiamo di sapere cosa dice il decreto perchè il punto focale di questo provvedimento è capire proprio gli aspetti contributivi peculiari'.

Concorde il direttore di Federlazio: 'Le aziende piu piccole vanno aiutate attraverso la finanza agevolata per l'ammodernamento tecnologico, allo stesso tempo è fondamentale intervenire sul piano infrastrutturale per migliorare la viabilità, investire in formazione per ottenere il ricambio generazione e non da ultimo la possibilità per il distretto di entrare nel consorzio unico industriale per accelerare gli investimenti sul territorio'.

Capire l'assetto del decreto attuativo resta dunque la priorità: 'Dopo l'approvazione della legge di bilancio - ha dichiarato Parroccini - il Mef costituirà il fondo che è dedicato esclusivamente a questa misura, per poi proseguire l'iter al Ministero del lavoro. Questo verrà fatto nel 'decreto legge Cortina' tra circa un paio di settimane, dopodichè dovremmo aprire il tavolo col ministero del lavoro per la stesura del testo'.

A conclusione dei lavori l'intervento del segretario nazionale Ugo Cherubini: 'Quello che è iniziato oggi deve andare nella direzione che tutti auspichiamo. Bisogna avere bene in testa le idee sulle politiche industriali per reperire le risorse e, al contempo, avere un'idea compiuta di 'sistema paese'

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