ANNO 14 n° 120
'Per il contrasto alle cimici servono soluzioni strategiche'
Crucianelli, presidente Biodistretto via Amerina: 'D'accordo con quanto proposto al tavolo regionale'
Alessandra
18/10/2023 - 07:25
di Alessandra Sorge

'Per il contrasto alle cimici servono soluzioni strategiche'
Crucianelli, presidente Biodistretto via Amerina: 'D'accordo con quanto proposto al tavolo regionale'
CIVITA CASTELLANA - 'Per il contrasto alle cimici servono soluzioni strategiche che integrino la lotta combinata al parassita con un'agricoltura sostenibile, a basso impatto ambientale, e azioni di contrasto al cambiamento climatico'. E' questa, secondo Famiano Crucianelli, presidente del biodistretto delle Forre e della via Amerina, la soluzione ottimale per debellare la temuta cimice asiatica senza recare danni impattanti all'ecosistema. Se ne è discusso lunedì pomeriggio in regione lazio. Invito a cui hanno partecipato i sindaci dei comuni maggiormente colpiti, le associazioni di categoria e i tecnici dell'università della Tuscia.
Durante l'audizione, presieduta dalla consigliera Valentina Paterna, si è parlato della vespa samurai come soluzione per frenare il propagarsi incontrollato di questo temuto animaletto che, complici le temperature insolitamente elevate di ottobre, ha letteralmente invaso le coltivazioni, creando ingenti danni agli agricoltori e spingendosi fino alle abitazioni che, in alcuni casi, sono state letteralemente invase.
'Siamo d'accordo con le soluzioni proposte in regione - ha affermato Crucianelli - sull'introduzione della vespa samurai come naturale antagonista della cimice. Questo insetto in Italia già c'è, non solo perché già utilizzata, ma perchè arrivata per altre vie. E' una specie aliena, come lo è la cimice asiatica e, di fatto, rappresenta l'unica soluzione attuabile al momento. Non ci sono alternative. Se non quella di coordinare questa battaglia in combinazione con le trappole. L'emergenza in atto non ci permette di attendere la moltiplicazione naturale, per questo è necessario attivarsi fin da subito'.
Sebbene il presidente si dica d'accordo con quanto discusso lunedì in regione, alla base della sua riflessione rimane sempre un ragionamento più ampio incardinato sulla necessità di riqualificare le aree agricole in contrasto alle monocolture; 'Il prolificare incontrollato della cimice asiatica è anche il risultato di un processo legato al cambiamento climatico che è tutt'ora in atto. Il nostro paese sta affrontando importanti cambiamenti sul piano climatico, assistiamo a lunghi periodi di siccità intervallati da eventi meteorologici estremi. Questa situazione nuoce all'agricoltura e all'ambiente. La natura va tutelata, custodita, salvaguardata. Bisogna limitare l'uso dei pesticidi in alternativa a soluzioni più sostenibili e di contrasto alla monocoltura la quale rappresenta, ad oggi, la soluzione meno idonea e più impattante dal punto di vista ambientale e dalla diversificazione delle specie animali e vegetali che deve essere assolutamente scongiurata'. 


CIVITA CASTELLANA - 'Per il contrasto alle cimici servono soluzioni strategiche che integrino la lotta combinata al parassita con un'agricoltura sostenibile, a basso impatto ambientale, e azioni di contrasto al cambiamento climatico'.

E' questa, secondo Famiano Crucianelli, presidente del biodistretto delle Forre e della via Amerina, la soluzione ottimale per debellare la temuta cimice asiatica senza recare danni impattanti sull'ecosistema. Se ne è discusso lunedì pomeriggio in Regione lazio. Invito a cui ha partecipato il coordinatore del biodistretto Andrea Ferrante, insieme ai sindaci dei comuni maggiormente colpiti, le associazioni di categoria e i tecnici dell'università della Tuscia. Durante l'audizione, presieduta dalla consigliera Valentina Paterna, si è parlato della vespa samurai come soluzione per frenare il propagarsi incontrollato di questo temuto animaletto che, complici le temperature insolitamente elevate di ottobre, ha letteralmente invaso le coltivazioni, creando ingenti danni agli agricoltori e spingendosi fino alle abitazioni che, in alcuni casi, sono state letteralemente invase.

'Siamo d'accordo con le soluzioni proposte in regione - ha affermato Crucianelli - sull'introduzione della vespa samurai come naturale antagonista della cimice. Questo insetto in Italia c'è già, non solo perché utilizzata, ma perchè arrivata per altre vie. E' una specie aliena, come lo è la cimice asiatica e, al momento, rappresenta l'unica soluzione attuabile. Non ci sono alternative. Se non quella di coordinare questa battaglia in combinazione con le trappole. L'emergenza in atto non ci permette di attendere la moltiplicazione naturale, per questo è necessario attivarsi fin da subito'.

Sebbene il presidente si dica d'accordo con quanto discusso in audizione, alla base della sua riflessione rimane sempre un ragionamento più ampio incardinato sulla necessità di riqualificare le aree agricole contrastando le monocolture: 'Il prolificare incontrollato della cimice asiatica è anche il risultato di un processo legato al cambiamento climatico che è tutt'ora in atto. Il nostro Paese sta affrontando importanti cambiamenti sul piano climatico, assistiamo a lunghi periodi di siccità intervallati da eventi meteorologici estremi. Questa situazione nuoce all'agricoltura e all'ambiente. La natura va tutelata, custodita, salvaguardata. Bisogna limitare l'uso dei pesticidi in alternativa a soluzioni più sostenibili e di contrasto alla monocoltura la quale rappresenta, ad oggi, la soluzione meno idonea e più impattante dal punto di vista ambientale e dalla diversificazione delle specie animali e vegetali che deve essere assolutamente scongiurata'. 






Facebook Twitter Rss