VITERBO - 'Twin Brothers' ovvero 'fratelli gemelli: è questo il nome di un'operazione di polizia conclusa a fine giugno dalla squadra di polizia giudiziaria del compartimento di polizia stradale Trentino Alto Adige e Belluno, che ha portato alla denuncia di 23 stranieri per i delitti di sostituzione di persona e falso finalizzati al rilascio di patenti in maniera illecita. Il sosia, ossia l'uomo che camuffando il proprio aspetto faceva l'esame della patente per tutti è stato preso a Viterbo.
Le indagini sono partite a novembre 2024. A seguito della presentazione di una denuncia di smarrimento, la stradale di Bolzano ha effettuato delle verifiche sulla richiesta di un duplicato di patente di guida rilasciata pochi mesi prima da un ufficio patenti laziale a un cittadino del Mali domiciliato in Alto Adige. Secondo quanto riporta l'agenzia Ansa, a seguito dell'analisi della documentazione collegata al rilascio della patente originale e della documentazione presentata per il duplicato, la polizia ha accertato che il soggetto ritratto nella fotografia della patente smarrita, seppur molto somigliante, era diverso rispetto al richiedente il duplicato.
Le indagini hanno permesso di identificare lo straniero ritratto nella prima patente, risultato essere un cittadino del Mali domiciliato a Viterbo, con a carico diverse denunce per il reato di sostituzione di persona, commesso presso gli uffici patente di diverse regioni italiane, dove lo stesso si presentava, anche per sostenere l'esame teorico, al posto dei veri candidati sfruttando un'apparente somiglianza, la scarsa qualità delle fotografie, le medesime acconciature e, a volte, anche gli stessi capi di abbigliamento indossati dai veri candidati al momento dello scatto delle foto applicate sui documenti.
A febbraio 2025 la polizia stradale ha poi eseguito due decreti di perquisizione, uno dei quali presso l'abitazione di Viterbo dello straniero solito sostituirsi ai candidati, dove è stata rinvenuta e sequestrata tutta la corposa documentazione relativa al rilascio di patenti di guida o alla richiesta di duplicati da parte di altri stranieri.
L'analisi dei documenti sequestrati ha portato alla denuncia di altri 21 stranieri originari del Mali, del Senegal e della Costa d'Avorio, la gran parte domiciliati nel Lazio, i quali stavano per sostenere illegalmente gli esami per la patente di guida mediante un sostituto (pratiche che sono state immediatamente bloccate) o che avevano già ottenuto la patente di guida. Nei confronti di questi ultimi, la Polizia Stradale di Bolzano, con l'ausilio della Polizia Stradale di Roma e Viterbo, ha eseguito altri decreti di perquisizione con avvisi di garanzia che hanno portato al sequestro probatorio e alla revoca delle patenti di guida illegalmente ottenute.