ANNO 15 n° 123
Passaggio forzoso a Talete, il sindaco di Valentano annuncia ricorso al Tar
Contro il commissariamento: ''Atto di Zingaretti iniquo e intempestivo''
31/07/2022 - 07:47

VITERBO - Trasferimento forzoso a Talete del servizio idrico, il sindaco di Valentano non ci sta e annuncia l’intenzione da parte dell'amministrazione comunale di impugnare l’atto di commissariamento firmato dal governatore Zingaretti: ''Siamo fermamente intenzionati a resistere presso il Tribunale Amministrativo del Lazio – dice Stefano Bigiotti - in tutela di quei principi di economicità che hanno sempre permeato l’azione amministrativa''.

''Con questo atto la Regione Lazio toglie al sindaco, alla giunta, al consiglio comunale ed a tutta l’amministrazione locale ogni competenza o facoltà in ordine alla gestione dell’acqua, il cui trasferimento dovrà quindi realizzarsi, sempre secondo le disposizioni regionali, entro i prossimi 90 giorni'', spiega Bigiotti, che sugli sviluppi della vicenda ha informato nei giorni scorsi il Consiglio.''L’amministrazione è pienamente convinta dell’efficienza del servizio che ha sempre offerto ai sui cittadini, come anche della correttezza delle azioni profuse con costanza in ordine alla qualità dell’acqua, alla sua potabilità, all’ottimizzazione ed efficientamento della depurazione e più in genere alla strenua difesa dell’ambiente. Anche per questo non possiamo che giudicare iniquo e intempestivo il provvedimento di commissariamento trasmesso dal presidente della Regione''.

Ma nel mirino del sindaco non c’è solo Zingaretti: ''A prescindere da come si pronuncerà il giudice su questo ultimo capitolo, spero che i valentanesi (come anche tutti i cittadini dei 21 comuni a cui è stato imposto il trasferimento dell’acqua a Talete) possano in futuro ben ricordarsi di coloro che, pur sedendo su onorevoli scranni e militando in compagini politiche trasversali e molto distanti tra loro, nulla hanno fatto per tutelare il sacrosanto principio di pubblicità dell’acqua, anche a fronte di una volontà popolare sancita dall’ultimo referendum su cui gli italiani si erano espressi con granitico convincimento''.

Bigiotti fa poi una riflessione più ampia: ''Mentre i sindaci lottano, giorno per giorno, per assicurare il funzionamento dei comuni senza risorse, senza organico, cercando ogni soluzione per aiutare i cittadini, già provati da due anni estenuanti di pandemia e dalla crisi economica attuale, la nomina di un commissario ad acta si fatica a comprendere. Commissariamento che esautora il Comune della sua naturale giurisdizione e che produrrà nel breve tempo un solo effetto: un considerevole aumento delle bollette dell’acqua, a fronte di quell’analogo servizio che ogni amministrazione valentanese ha sempre assicurato democraticamente a costi equi. Questo accade mentre sono pendenti al Consiglio di Stato ancora 8 giudizi promossi dalla stessa Talete anche contro il comune di Valentano''.






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