ANNO 15 n° 214
Paradise Disco Club, il Tar del Lazio conferma la revoca della licenza
Rigettato il ricorso della discoteca interessata da risse, accoltellamenti, minorenni ubriachi e droga
01/08/2025 - 11:06

CIVITA CASTELLANA - Rigettato dal Tar del Lazio il ricorso, da parte di una società che gestisce una discoteca a Civita Castellana Il Paradise Disco Club situato sulla strada che porta a Castel Sant'Elia, per l’annullamento dell’ordinanza del 25 Marzo 2022 disposta dal Sindaco per la revoce della Scia su disposizione predisposta dal prefetto di Viterbo del 23 marzo 2022.

La causa si è tenuta il 16 maggio 2025, ove la società ha contestato la legittimità del provvedimento, e la sentenza pubblicata il 27 luglio 2025. In sede, si spiega come “l’atto di ritiro comunale è fondato sulla nota del prefetto di Viterbo, la quale valorizza una serie di concomitanti circostanze”.

Si fa rimento ad episodi che hanno richiesto l’intervento dei carabinieri tra l’autunno 2021 e la primavera del 2022.

Il primo intervento risale al 7 novembre 2021, all’incirca alle ore 5,30, ove presso la discoteca è stata segnalata una rissa tra persone che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Il secondo episodio a poche settimane dal precedente , 28 novembre 2021, riguardava un ragazzo, recatosi in discoteca, minorenne disperso. Rinvenuto poi nella campagne dai genitori stessi. Nel 19 dicembre 2021, le forze dell’ordine sono dovute intervenire per una segnalata rissa avvenuta alle 4 del mattino circa.

Dopo appena due settimane dalla riapertura del locale, questo in data 13 marzo 2022, un uomo di 32 anni residente a Civita Castellana sarebbe stato aggredito dal personale di sicurezza. A soli sei giorni di distanza, il 19 marzo 2022, alle ore 5,20, veniva segnalato un episodio di violenza che ha richiesto l’intervento dei carabinieri. L’episodio riguardava un giovane accoltellato da persone in via di identificazione. Secondo le prime indagi, non si esclude che l’episodio sia stata scaturito a causa di dispute tra bande rivale per ottenere piazze di spaccio all’interno della discoteca.

Dal prefetto sono stati infatti rivenuti elementi plurimi che disponevano a favore della presenza di un pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico. Sono poi i giudici amministrativi a ribadire come la scelta non risulta illogica, anzi, si evidenziano molteplici aspetti di rilievo, partendo da dati oggettivi legati all’esercizio commerciale in sé e per sé considerato e rilevato in un arco di circa 6 mesi.

Il Tar del Lazio interviene per specificare che l’ordinanza sindacale è adeguata da quanto consegue nella nota prefettizia, in quanto non sono state rinvenute ulteriori ragioni per giustificare l’idonietà della licenza.






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