ANNO 15 n° 325
Ovazione per “Christmas Game”, opera audace e dissacrante di Sergio Urbani
La Prima in scena presso il Teatro Il Rivellino di Tuscania il 15 e 16 novembre
21/11/2025 - 15:04

TUSCANIA - Grande entusiasmo e partecipazione per tutto il weekend di “prima” di 'Christmas Game – L’Ipocrisia del gioco dell’Amore”, ultima opera del regista Sergio Urbani e della Compagnia teatrale Theatr.Es andato in scena nella splendida cornice del Teatro Il Rivellino di Tuscania il 15 e 16 novembre.

Prima dell’inizio, il pubblico ha attraversato il foyer immerso in una anticamera dell’opera, marchio di fabbrica e tradizione negli spettacoli della Compagnia del Maestro Urbani. Palline di Natale rotte scendevano dal soffitto e segnavano, sospese in aria, il percorso da seguire per raggiungere la platea. In questo percorso di immagini inaspettate ed emozionalmente coinvolgenti, lo spettatore si è imbattuto in installazioni che rimandavano ad un Natale triste, in rovina e decadente dove spiccava la presenza di un albero spoglio, caduto a terra su pezzi di palle di Natale, pacchi rotti e petali di rose.

Immagini profondamente suggestive anticipavano chiaramente l’allontanamento drastico tra due termini che siamo soliti accostare: felicità e Natale.

Eppure lo spettacolo parte proprio da qui, da questo matrimonio che spesso appare inscindibile. L’arrivo, infatti, di nove amici presso la baita di montagna, dove sono soliti trascorrere il periodo natalizio, è festoso, goliardico e divertito. Brindisi e scherzi animeranno solamente i primi minuti di soggiorno. Ad interrompere bruscamente tutto questo, la scoperta sotto l’albero di Natale di nove pacchi regalo, ognuno con su scritto il loro nome. La bizzarra constatazione che nessuno ammetta di esserne il fautore, non frenerà la curiosità degli amici, ma anzi l’alimenterà, soprattutto dopo aver trovato e letto il biglietto di presentazione. Inizieranno, così, ignari e inconsapevoli di ciò che li attende, un gioco strategicamente invitante e solo apparentemente innocuo, che si rivelerà, però, ben presto cinico, sadico e spietato che farà emergere menzogne, tradimenti, perversioni e segreti inconfessabili.

Il gioco prenderà il sopravvento e i partecipanti, impossibilitati a fermarsi, ne perderanno completamente il controllo, che invece continuerà ad avere, senza batter ciglio e creare sospetto, chi ha tramato tutto questo.

Opera audace e dissacrante che grazie alla scrittura sopraffina del regista Sergio Urbani, mette in risalto l’ipocrisia dell’uomo moderno. L’uomo che ha conquistato ogni diritto e viene considerato libero per antonomasia, appare invece ancor più schiavo dei propri vizi, della propria incapacità di scegliere, e del proprio egoismo, dimenticando in molti casi i suoi doveri.

Sorprendente e coerente con l’intera opera, il finale: inaspettato e spiazzante, ma per conoscerlo consigliamo vivamente la visione dello spettacolo.

Un plauso ulteriore alla regia per la fotografia e i giochi di luce dello spettacolo e l’originale scelta musicale, in grado di sottolineare e mettere in evidenza ogni emozione vissuta in scena.

Bravissimi gli interpreti: Mattia Lorenzini, Giulia Miele, Jean-Sébastien Taranto, Alessia Sartini, Andrea Angeletti, Aurora Scatolini, Mattia Catalani Valeri, Alessandro Braccini, Pina Graziani.






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