VITERBO - Svolta nella tragica vicenda del cagnolino decapitato a San Faustino. Questa mattina, 8 maggio, la polizia di stato ha eseguito lo sfratto della proprietaria del pitbull ritenuto responsabile dell'efferato atto, trasferendo contestualmente l'animale al canile comunale.
L'intervento delle forze dell'ordine si è svolto in tarda mattinata nell'abitazione popolare di via Egidio da Viterbo, dove la donna, secondo quanto emerso, occupava l'alloggio senza titolo. Il pitbull, ora sotto la custodia del canile cittadino, sarà sottoposto a scrupolosi accertamenti sanitari e comportamentali da parte dei veterinari della Asl. Solo al termine di queste valutazioni verrà deciso il suo futuro, ovvero se potrà essere riaffidato alla proprietaria o se rimarrà permanentemente nella struttura pubblica. L'azione delle forze dell'ordine è stata coordinata a seguito degli accertamenti condotti da questura, Ater, polizia locale e assistenti sociali del Comune.
La terribile aggressione risale a domenica 27 aprile. Secondo la ricostruzione dei fatti, il pitbull, lasciato incustodito, avrebbe improvvisamente attaccato il piccolo cane, azzannandolo alla gola con una violenza tale da decapitarlo. Per la povera bestiola non c'è stato scampo.