ANNO 15 n° 210
Omicidio di Fabrica di Roma: in procura la compagna dell'arrestato
La donna, sorella della vittima, era presente in casa al momento della lite. Oggi anche l'autopsia su Valentin Ionut Crisan
29/07/2025 - 07:01

VITERBO - Si svolgerà oggi l'autopsia sul corpo di Valentin Ionut Crisan, il 47enne morto sabato sera a Fabrica di Roma dopo una lite con il cognato.

Quest'ultimo, Dumitriel Daniel Ene, è finito in carcere con l'accusa di omicidio. Ascoltato dai carabinieri subito dopo il fermo, l'uomo ha ammesso che tra lui e il cognato c'era stato un litigio e che erano venuti alla mani, tanto che lui stesso sarebbe finito in ospedale per essere medicato, ma di non aver avuto intenzione di ucciderlo.

Secondo una prima ricostruzione i due erano in un appartamento dove era in corso una festa familiare quando avrebbero iniziato a litigare. Si sarebbero presi a calci e pugni poi Ene avrebbe dato una bottigliata in testa al rivale. Quest'ultimo ha tentato di raggiungere l'ospedale accompagnato da una delle donne presenti in casa ma durante il tragitto ha accusato un malore, è sceso dalla macchina ed è morto.

(Valentin Ionut Crisan)

L'autopsia, disposta dal pm, Paola Conti servirà a chiarire le cause del decesso. Crisan non sarebbe morto per una sola bottigliata. Potrebbe aver riportato lesioni interne gravi. Per questo sarà fondamentale l'accertamento autoptico.

Nel frattempo continuano le indagini per chiarire la dinamica dell'accaduto. Questa mattina sarà sentita in procura la sorella di Crisan, compagna di Ene, presente all'accaduto. L'anno scorso la donna aveva denunciato Ene per maltrattamenti e a quest'ultimo era stato applicato il braccialetto elettronico che ancora indossava. Ma la coppia di recente aveva avuto una riappacificazione. Ene era uscito da qualche mese dal carcere dove si trovava per questioni di droga mentre Crisan, conosciuto e benvoluto in paese, lavorava come operaio nella ceramica. 






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