ANNO 15 n° 225
Ombre Festival 2025: energia, partecipazione e cultura viva nelle piazze della Tuscia
Maurizi: 'Un'edizione che ha sorpreso e commosso'
Giulia
12/08/2025 - 02:48
di Giulia Ortenzi

VITERBO - Un’edizione che ha sorpreso e commosso. Così Alessandro Maurizi, responsabile di Ombre Festival, descrive la rassegna culturale 2025 appena conclusa: “Quest’anno l’energia nelle piazze era palpabile, più delle altre edizioni – racconta – Nella Tuscia c’è fame di cultura viva, di spazi in cui pensiero e leggerezza possano camminare insieme… e noi cerchiamo di offrirli”.

Il colpo d’occhio, dice Maurizi, parlava da sé: piazze gremite, un’atmosfera vibrante, un’energia contagiosa. Rispetto agli anni passati, il pubblico si è allargato: più giovani, famiglie intere e turisti, non solo dalla Tuscia ma da diverse regioni italiane: “Un segnale chiaro – osserva – che Ombre è ormai capace di attrarre da tutto il Paese, incuriosire e far scoprire la nostra terra”.

Tra i momenti più significativi, Maurizi cita il gran finale con Ermal Meta: oltre mille persone in piazza per una serata in cui musica e parole si sono fuse in un unico, grande abbraccio collettivo. Ma non solo: gli oltre ottanta eventi del programma hanno registrato entusiasmo ovunque, compresa la tappa a Tuscania, ospiti dell’associazione Aestum. Particolarmente sentiti gli incontri per i 50 anni dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini, curati da Rossella Lisoni: “Sono stati momenti di riflessione intensa, profonda e condivisa”. 

Il tema di quest’anno, ispirato a una frase di Pasolini, è stato accolto con partecipazione. “Pasolini parla ancora al presente – spiega Maurizi – La sua visione critica, la sua capacità di unire poesia e denuncia ci hanno offerto un filo conduttore potente. L’abbiamo interpretato come un invito a guardare oltre le ombre della società, senza rinunciare alla luce della verità e della bellezza”.

Per il direttore, Ombre è molto più di un cartellone di eventi: “È un motore di relazioni e di opportunità. Porta vita nelle piazze, sostiene le attività locali, crea reti virtuose tra associazioni, imprese, scuole ed enti. Smentiamo il pregiudizio che solo sagre o grandi dj set possano riempire le piazze: la cultura, se proposta con passione e qualità, può essere accessibile, popolare e capace di parlare a pubblici diversi”.

Il prossimo anno avrà come tema “Dove cade l’ombra, nasce la luce – 800 anni con Francesco”. Una sezione speciale sarà dedicata a San Francesco d’Assisi, in dialogo ideale con Santa Rosa. Novità anche per i più giovani, con eventi e linguaggi pensati per avvicinarli alla cultura in forme nuove e coinvolgenti: “Sarà un’edizione che intreccia spiritualità, arte, musica e letteratura – anticipa Maurizi – Vogliamo consolidare il riconoscimento nazionale di Ombre e far crescere ancora la sua forza di richiamo”.

 






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