VITERBO - 'Oltre il 90% dei braccianti agricoli musulmani venerdì scorso si sono avvalsi del permesso di lavoro retribuito per partecipare alla festa del sacrificio. Una conquista fondamentale, un risultato storico'. A dirlo è il segretario generale della Uila Lega comunale di Viterbo Antonio Biagioli.
'Per la prima volta nella Tuscia – spiega Biagioli – grazie ai sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Viterbo e alle organizzazioni datoriali Cia, Coldiretti e Confagricoltura, nell'ultimo contratto provinciale di lavoro degli operai agricoli sono state introdotte due giornate retribuite di cui i braccianti si possono avvalere per partecipare alle festività non cattoliche. Due permessi di lavoro retribuiti. Una conquista importante, considerando che nel viterbese la quasi totalità dei braccianti proviene dalle comunità internazionali presenti sul territorio. Una conquista che rappresenta un diritto: il diritto alla libertà di espressione. Il diritto di festeggiare con le proprie famiglie e i propri amici'.
'Il nuovo contratto provinciale di lavoro degli operai agricoli della Tuscia – prosegue poi Biagioli – è stato firmato da poco e la festa del sacrificio di venerdì scorso è stato un momento di verifica fondamentale. Un momento per verificare quante persone, in tal caso di credo islamico, si sarebbero avvalse di questo nuovo, importante diritto per tutti i braccianti. E il risultato è stato un risultato storico. Ad avvalersene sono stati quasi tutti i braccianti di fede musulmana. Oltre alla preghiera svoltasi nella palestra del Pilastro, grazie alla preziosa disponibilità di don Flavio Valeri e della diocesi, preghiera organizzata dall'associazione culturale islamica del presidente Mohammed Kdib, moltissimi lavoratori hanno poi fatto scampagnate assieme alle loro famiglie, rivendicando così anche il proprio diritto al tempo libero'.