di Fabio Tornatore
VITERBO - Parere di valutazione ambientale negativo: è il responso della Regione Lazio per due impianti fotovoltaici dall'estensione considerevole, oltre 90 ettari nel totale, ma che avrebbero prodotto 66 megawatt di potenza. Impianti considerevoli, in termini di estensione e di potenza, che mantengono accesa la diatriba tra energia green e salvaguardia del territorio.
Gli impianti proposti sarebbero dovuti sorgere nel comune di Celleno, ad appena 12 chilometri dal capoluogo viterbese, e nel comune di Cellere, con alcune ramificazioni nel comune di Tessennano. Il primo impianto, denominato 'Celleno', per una potenza di picco di circa 40 megawatt, avrebbe avuto un'estensione di 62 ettari. Il secondo, nel territorio tra Cellere e Tessennano, denominato 'Cellere 2', si sarebbe dovuto estendere per 32 ettari e mezzo, producendo 26 megawatt circa.
Le motivazioni per il rigetto delle richieste di installazione sono quelle dell'alta concentrazione di impianti nella provincia, che avrebbe già raggiunto, secondo quanto scritto nero su bianco nella delibera regionale, gli obiettivi di decarbonizzazione al 2050 del Piano per l'Energia Rinnovabile del Lazio.