ANNO 15 n° 357
'Non sei solo”: il 112 salva una vita a Civita Castellana
La professionalità e l’umanità dei Carabinieri evitano un gesto estremo grazie a una telefonata decisiva
23/12/2025 - 10:33

CIVITA CASTELLANA - Una telefonata carica di angoscia, nella serata di due giorni fa, ha messo alla prova professionalità e umanità della Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Civita Castellana.

Un cittadino del Gambia, 29enne e regolare sul territorio nazionale, ha contattato il 112 manifestando un profondo stato di rassegnazione e pronunciando frasi allarmanti che riferivano dell’intenzione di porre fine alla sua vita e di donare i propri organi.

A rispondere è stato un Carabiniere, operatore di turno della Centrale Operativa, che, con grande calma e sensibilità, comprendendo subito la complessità della situazione, ha instaurato un paziente dialogo durato circa 10 minuti, rassicurando il giovane e impegnandolo nella conversazione per evitare che si isolasse e potesse dare corso a qualche gesto estremo.

Minuto dopo minuto, il militare ha saputo ascoltare il giovane e orientare il discorso, guadagnando la fiducia dell’interlocutore. Un lavoro delicato, svolto con professionalità, che ha portato a un risultato decisivo: l’uomo ha accettato di dire dove si trovava, in un parco pubblico di un paese della zona.

Nel frattempo, senza interrompere il contatto telefonico con il giovane, l’operatore di Centrale Operativa ha immediatamente inviato una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile. I militari hanno raggiunto rapidamente il luogo indicato, individuando la persona e mettendola in sicurezza. Poco dopo è intervenuto anche il personale sanitario, che ha preso in carico l’uomo per le cure e il supporto necessari.

Un intervento che si è concluso senza conseguenze, grazie al pronto intervento della “gazzella” e, soprattutto, alle capacità del Carabiniere operatore della Centrale Operativa. Un lavoro spesso invisibile, ma cruciale nel dispositivo di sicurezza e controllo del territorio dell’Arma, che richiede spiccate competenze tecniche, ma anche un profondo senso umano: saper ascoltare, comprendere e sostenere chiunque si rivolga al 112 per chiedere aiuto.

 

 

 

Una telefonata carica di angoscia, nella serata di due giorni fa, ha messo alla prova professionalità e umanità della Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Civita Castellana.
Un cittadino del Gambia, 29enne e regolare sul territorio nazionale, ha contattato il 112 manifestando un profondo stato di rassegnazione e pronunciando frasi allarmanti che riferivano dell’intenzione di porre fine alla sua vita e di donare i propri organi.
A rispondere è stato un Carabiniere, operatore di turno della Centrale Operativa, che, con grande calma e sensibilità, comprendendo subito la complessità della situazione, ha instaurato un paziente dialogo durato circa 10 minuti, rassicurando il giovane e impegnandolo nella conversazione per evitare che si isolasse e potesse dare corso a qualche gesto estremo.
Minuto dopo minuto, il militare ha saputo ascoltare il giovane e orientare il discorso, guadagnando la fiducia dell’interlocutore. Un lavoro delicato, svolto con professionalità, che ha portato a un risultato decisivo: l’uomo ha accettato di dire dove si trovava, in un parco pubblico di un paese della zona.
Nel frattempo, senza interrompere il contatto telefonico con il giovane, l’operatore di Centrale Operativa ha immediatamente inviato una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile. I militari hanno raggiunto rapidamente il luogo indicato, individuando la persona e mettendola in sicurezza. Poco dopo è intervenuto anche il personale sanitario, che ha preso in carico l’uomo per le cure e il supporto necessari.
Un intervento che si è concluso senza conseguenze, grazie al pronto intervento della “gazzella” e, soprattutto, alle capacità del Carabiniere operatore della Centrale Operativa. Un lavoro spesso invisibile, ma cruciale nel dispositivo di sicurezza e controllo del territorio dell’Arma, che richiede spiccate competenze tecniche, ma anche un profondo senso umano: saper ascoltare, comprendere e sostenere chiunque si rivolga al 112 per chiedere aiuto.





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