ANNO 15 n° 130
No scorie: č giorno della mobilitazione di Corchiano
Si marcia per due chilometri nella forra giudicata idonea a ospitare il Deposito
10/05/2025 - 01:44

CORCHIANO - Le parole del ministro dell'ambiente Pichetto Fratin circa la volontà del governo di fare un passo indietro rispetto a un unico deposito di scorie nucleari ha rasserenato ma non tranquillizzato la Tuscia che, in attesa di atti concreti da parte dell'Esecutivo, non ferma la battaglia contro il progetto.

Oggi si marcia ancora per dire no all'ipotesi del deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi nella Tuscia. 

Si parte alle 10.30 dalla piazza del Comune e per due chilometri si attraversa la forra ritenuta ''idonea' a ospitare il deposito e si arriva in piazza del Comune.

I comitati si oppongono all'ipotesi di ospitare 95.000 metri cubi di scorie nucleari. Sostengono che nella proposta di Sogin 

non si è considerato il rischio grande di contaminazione in un territorio che ha già un alto grado di radioattività naturale; si è ignorata l’origine vulcanica, la ricchezza delle falde di superficie, la problematica sismica e la vicinanza ai centri abitati; non si è tenuto alcun conto della presenza di aree naturali, di siti archeologici, dell’agricoltura locale; nella provincia di Viterbo vi sono 5 Biodistretti, riconosciuti dalla legge regionale 11/2019, essi rappresentano la maggioranza dei Comuni, e hanno come missione la sostenibilità ambientale, la qualità della produzione e della vita sociale. Inoltre la selezione dei siti potenzialmente idonei (21 quelli individuati nella Tuscia) è avvenuta senza il coinvolgimento delle comunità locali.

Intanto per martedì il presidente della Provincia ha convocato i sindaci dei Comuni interessati per fare il punto sulle iniziative che l'ente ha intrapreso contro il deposito.






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