CANINO - Dalla marcia contro le scorie che si è tenuta nella giornata di domenica a Vulci il messaggio è arrivato forte e chiaro: la popolazione continua ad apporsi al progetto di costruire qui nella Tuscia un deposito unico di scorie nucleare vasto 150 ettari. Migliaia di persone hanno invaso il parco archeologico con striscioni, bandiere e slogan urlando a gran voce che 'questa terra non si farà sottomettere a questo sopruso'. Alla marcia erano presenti semplici cittadini, rappresentanti di comitati e associazioni, portatori di interessi. C'erano i sindaci, i rappresentanti politici di vari schieramenti. Dal palco sono risuonate parole di condanna e fermo dissenso verso il progetto. Parole che, secondo i rappresentanti del comitato cittadino per la salvaguardia del territorio di Canino e della Tuscia: 'rischiano di creare il vuoto cosmico in mancanza di un'azione veramente incisiva nel contrastare il progetto'. In sintesi è un po' come dire: 'E' giunto il momento di passare dalle parole ai fatti'.
'Abbiamo letto in questi ultimi giorni - raccontano i rappresentanti del comitato - le dichiarazioni di tanti politici sulla manifestazione al Parco di Vulci. Apprezziamo le nette prese di posizione (alcune “a distanza” da parte di rappresentanti della Regione che dovrebbero interessarsi francamente molto più del deposito delle scorie nucleari, che dei vini laziali), pervenute da tutti gli schieramenti. Come Comitato che conosce e vive la realtà del territorio quotidianamente, non possiamo però non rilevare che si tratta delle stesse dichiarazioni gridate il 25 Settembre scorso al Teatro di Canino. La domanda è: queste prese di posizione hanno minimamente influito sul tema? Hanno scalfito il percorso seguito dal Mase per individuare l’area sulla quale sorgerà il deposito? Dopo quella assemblea si sono verificati due fatti importanti: a fine novembre il Mase ha avviato la Valutazione ambientale strategica, continuando arrogantemente ad ignorare le obiezioni presentate dalla comunità e dagli esperti scientifici. E se i vari comitati non si fossero rimboccati le maniche, non sarebbe stato possibile nemmeno interloquire entro i termini concessi al 26 Dicembre. Dobbiamo dare atto al Presidente della Provincia di aver preso in mano la situazione, mentre la Regione brancolava nel buio più totale.
Secondo fatto: 'A fine gennaio il Mase si è degnato di rispondere ai Comuni che avevano richiesto per l’ennesima volta l’accesso agli atti: una risposta a dir poco provocatoria, dato che ci hanno gentilmente concesso la possibilità di scaricare documenti arcinoti, già pubblicati 3 anni fa sul sito della Sogin, al termine del seminario nazionale, e non la documentazione richiesta che motivasse la conferma di 21 aree idonee sulle 22 potenziali.
Quindi risultato dei politici locali: zero. Le figure che potrebbero incidere essendo in ruoli istituzionali ben più alti continuano a tacere. Forse non tutti sanno che abbiamo un presidente della commissione ambiente alla camera viterbese!.
Non vorremmo trovarci tra altri sei mesi nella stessa identica situazione. I cittadini sono stufi di proclami e pretendono azioni concrete. Le contestazioni di domenica da parte di alcuni partecipanti, contro politici di sinistra e di destra, pur non essendo condivisibili nella forma, rilevano però un fatto incontestabile: che la fiducia nei rappresentanti è molto flebile e non potrà continuare all’infinito. Li invitiamo quindi ad attivarsi in maniera concreta. Ognuno faccia la sua parte: la maggioranza nel convincere i “piani alti” che il popolo della Tuscia si batterà sino alla fine contro questo scempio, l’opposizione nel mettere in campo azioni di effettivo contrasto (perché non criticare apertamente il ministro dell’ambiente, visto che è il vero manovratore della vicenda, non certo la Sogin?'.
'In sostanza - commenta il comitato - i cittadini stanno con gli occhi e le orecchie aperte: attenzione a come vi muoverete da oggi in poi, il vostro lavoro è sotto stretto controllo da parte dei numerosi comitati tecnici e cittadini. Basta parole, solo azioni attive che da parte vostra non abbiamo ancora visto!