ANNO 15 n° 171
No alla bandiera palestinese sulla facciata del Comune
Respinta la mozione della minoranza, intanto per oggi č previsto un corteo pro-palestina
19/06/2025 - 07:02

CIVITA CASTELLANA -  (A.S.) 'Ci associamo umanamente alla grave crisi sociale e umanitaria che sta vivendo la Palestina, tuttavia come amministrazione non pensiamo che esponendo la bandiera sul palazzo comunale si possa in qualche modo risolvere il problema. Ad oggi nel mondo sono in corso 56 conflitti, e se dovessimo appendere una bandiera per ogni Stato non basterebbe tutta la facciata del Comune': il consiglio comunale di Civita Castellana boccia la mozione della minoranza (RC, M5S e Pd) che aveva chiesto al primo cittadino di compiere un gesto simbolico in favore del popolo palestinese. Mozione che è stata poi respinta da tutti i consiglieri.

'Purtroppo come era prevedibile - ha commentato Yuri Cavalieri di Rifondazione comunista - la nostra proposta è stata bocciata e con essa il gesto di vicinanza e solidarietà ad un popolo che sta subendo il primo genocidio in diretta streaming della storia'

'Tutti noi - ha fatto seguito Simone Brunelli del Pd - abbiamo partecipato al corteo di Roma in piazza con altre 300 mila persone per il riconoscimento di uno Stato. Qui c'è una battaglia politica trasversale. Mostrare la bandiera significa appoggiare il progetto di riconoscimento dello stato palestinese e quella del sindaco è la solita fuga dalle responsabilità. Stiamo assistendo ad un genocidio'.

'Per evitare una escalation nucleare - continua ancora Cavalieri - dobbiamo fermare il governo Netanyahu, non abbiamo tanti mezzi ma sicuramente possiamo boicottare i prodotti israeliani e far sentire ovunque la nostra voce'. Per questo motivo oggi pomeriggio alle 18.30 in piazza Matteotti è stata organizzata una manifestazione per mantenere alta l'attenzione sulla grave crisi umanitaria in corso, per chiedere al Governo italiano e alle istituzioni europee di sospendere la cooperazione militare e l'accordo di Associazione UE-Israele, sino a quando non siano cessate le violazioni dei diritti umani e dell'occupazione; di ripristinare il sostegno all'UNRWA per l'assistenza ai profughi palestinesi; l'immediato riconoscimento dello stato di Palestina; di chiedere la convocazione di una conferenza di pace sotto l'egida delle Nazioni Unite. Azioni oggi necessarie per porre fine ad ogni tipo di violenza, a Gaza, in Cisgiordania, a Gerusalemme, in Israele e in Iran, ottenere l'immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza; la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri; per garantire assistenza alla popolazione civile palestinese e fermare la deportazione della popolazione palestinese e il piano di invasione di Gaza;

Saranno presenti diverse associazioni, tra cui l'Anpi con il suo presidente Ettore Muffo e il professor Salameh Asiur del comitato regionale dei palestinesi.






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