ANNO 15 n° 328
Nepi, truffe agli anziani: fermato uomo in fuga con gioielli per 20mila euro
Bloccato dai carabinieri un truffatore che agiva con il raggiro del “finto parente”. Il sindaco Vita: “Operazione esemplare, continuiamo a sensibilizzare i più fragili”
24/11/2025 - 10:02

NEPI - I carabinieri, insieme alla polizia locale di Nepi, hanno messo fine all’ennesimo raggiro ai danni di cittadini anziani, arrestando un uomo trovato in possesso di preziosi per un valore complessivo di circa 20mila euro. I monili erano stati sottratti poco prima a diversi pensionati del paese, caduti nella trappola di un inganno ormai tristemente diffuso.

La tecnica del “parente in difficoltà”

Il truffatore aveva utilizzato lo schema ormai noto del falso familiare: una telefonata improvvisa, una voce che si finge un nipote o un figlio, un incidente o un’emergenza da risolvere immediatamente. A completare l’opera, la richiesta urgente di denaro o gioielli e l’arrivo a domicilio di un presunto avvocato o appartenente alle forze dell’ordine incaricato del ritiro.

Una dinamica che continua a colpire persone fragili, spesso spaventate e incapaci di verificare a caldo la veridicità della richiesta. In questo caso, però, la rapidità d’azione delle forze dell’ordine ha permesso di individuare il responsabile e recuperare l’intera refurtiva, poi riconsegnata ai legittimi proprietari.

Le parole del sindaco

Il sindaco Franco Vita ha espresso grande soddisfazione per l’operazione portata a termine: “È già la terza volta che episodi del genere vengono sventati nel nostro comune e la refurtiva restituita. Un risultato importante, frutto della collaborazione tra carabinieri e polizia locale”.

Il primo cittadino ha anche rinnovato l’appello alla prudenza, invitando le famiglie a parlare con gli anziani per aiutarli a riconoscere possibili tentativi di truffa. “Davanti a telefonate sospette – ricorda Vita – è fondamentale contattare subito il parente citato o altri membri della famiglia, e avvisare le forze dell’ordine. La prevenzione resta l’arma più efficace”.

Un invito alla vigilanza che arriva dopo un altro intervento riuscito, a conferma dell’importanza di mantenere alta l’attenzione su un fenomeno che continua a colpire persone vulnerabili.






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