NEPI - Il 30enne pregiudicato che avrebbe tentato, in una macelleria in via Gori a Nepi, di mettere a segno una rapina ha dichiarato due giorni fa al tribunale di Viterbo che la sera del 29 agosto 2023 avrebbe colpito per difendersi.
Secondo le ricostruzioni, intorno all’orario di chiusura dell’attività, l’imputato si sarebbe introdotto nella macelleria e avrebbe intimato a Giancarlo Pallotti, titolare, di consegnargli l’incasso, per poi aggredirlo con un coltello. Pallotti si sarebbe a sua volta difeso e poi sarebbe stato trasportato all’ospedale Andosilla, da dove è stato dimesso con una prognosi di più di 30 giorni.
Il presunto rapinatore, invece, è stato trasferito al San Camillo Forlanini di Roma: avrebbe riportato delle lesioni in seguito allo scontro con il titolare dell’attività, difesa come parte civile dal legale Francesco Massatani.
Durante la deposizione, il 30enne, accusato di tentata rapina e tentato omicidio, ha risposto alle domande delle parti. L’imputato ha dichiarato che avrebbe voluto fare una rapina, senza però averla pianificata.
Nel periodo in cui i fatti si sarebbero consumati, era uscito da poco dal carcere e non aveva trovato lavoro. L’uomo avrebbe dunque realizzato un passamontagna con la manica di un giacchetto rimasta nell’auto.
Entrato nella macelleria, il 30enne non avrebbe trovato nessuno, così si sarebbe avvicinato alla cassa della tabaccheria, compresa all’interno del locale. Il proprietario, secondo la versione fornita dall’imputato, sarebbe sbucato all’improvviso, quindi il 30enne avrebbe detto “Dammi i soldi e me ne vado”.
L’imputato ha ammesso che non sarebbe stato armato, anzi, avrebbe risposto con un pugno alla prima coltellata. Il coltello con cui il presunto rapinatore si sarebbe difeso era appoggiato sul bancone alla sua sinistra.
A questo punto, l’imputato avrebbe assestato, come ha dichiarato, un solo colpo sulla fronte del titolare. “In quel momento – ha affermato – non pensai che avrei potuto ucciderlo, ma a portare a casa la pelle”.
Sollecitato dalle domande del suo difensore Walter Pella, il 30enne avrebbe ammesso di aver riportato dei danni, non sapendo se un’operazione chirurgica potesse risolverli.