ANNO 15 n° 157
Nasce l'Universitą dei Braccianti Agricoli
Un mix tra corsi di italiano e lectio magistralis per promuovere l'emancipazione dei lavoratori agricoli
Andrea
06/06/2025 - 06:13
di Andrea Farronato

VITERBO - È ufficialmente nata la prima Università dei Braccianti in Italia, novità questa tutta al viterbese. “Non si tratta di un'iniziativa rivolta soltanto ai lavoratori agricoli, ma di una proposta aperta a tutta la cittadinanza” introduce Daniele Camilli, referente di UILA.

Il programma dell’università prevede un corso di lingua italiana di livello base e 26 lectio magistralis, che si svolgeranno da giugno 2025 a giugno 2026. Le lezioni affronteranno vari argomenti, tra cui agricoltura, storia, letteratura e questioni sociali. Gli incontri si terranno in parte nella sede della UIL e in parte direttamente sul territorio, per far conoscere meglio la realtà dei braccianti.

Tra i docenti ci sono professori dell’Università della Tuscia, relatori esperti e rappresentanti delle istituzioni locali, tra cui tre assessori del Comune di Viterbo e Riccardo Valentini, premio Nobel per la Pace nel 2007 per i suoi studi sui cambiamenti climatici.

'Non è un’università per i braccianti, ma dei braccianti', continua Camilli, spiegando come il progetto sia nato direttamente dai lavoratori. Le lezioni saranno aperte a tutti, i luoghi verranno annunciati di volta in volta”.

Anche l’assessore alle politiche sul lavoro Patrizia Notaristefano ha parlato di un momento di cambiamento per Viterbo 'che può diventare una comunità più unita e consapevole', a rappresentare l’amministrazione anche l’assessore alle politiche sociali Rosanna Giliberto 'Per qualsiasi cosa, ci saremo'.

Elena Angiani, assessore al bilancio, ha ricordato che “l’università dei braccianti rappresenta un ponte tra la cultura agricola e quella cittadina”. “Un’iniziativa - ha aggiunto - che potrebbe rafforzare la candidatura di Viterbo a Capitale della Cultura 2033.

Secondo i dati, nel territorio italiano vivono circa 9.000 braccianti, di cui 1.300 concentrati nella provincia di Viterbo, collocati principalmente a Castel d’asso.

Fabrizio De Pascale, responsabile ufficio stampa della UIL, ha ribadito “il sindacato è il territorio e proprio lì si deve agire” “Il nostro lavoro è aiutare gli altri a vivere meglio”. In questo senso, anche il centro storico di Viterbo, con i suoi quartieri popolati frequentato da comunità diverse, può diventare uno spazio di crescita.

“Avrà effetti non solo su Viterbo, ma su tutta la provincia” rilancia Michele Mancini, coordinatore della formazione UIL Scuola Viterbo “Ricostruirà legami nel settore agricolo e aiuterà persone che spesso restano ai margini, offrendo strumenti per l’emancipazione”.

Infine, il Segretario Generale della UILA, Antonio Bagioli, ha parlato di 'battesimo' per l’associazione Luigi Petroselli, nata per costruire ponti con le istituzioni “Serve tempo e impegno per ottenere risultati, ma oggi siamo qui, e sono convinto che questa iniziativa sarà un grande successo”.






Facebook Twitter Rss