ANNO 14 n° 120
''Muore giovane chi č caro agli dei''
Sgomento e dolore a Carbognano tra gli amici di Luca Grondona
26/08/2016 - 02:00

VITERBO – ''Proprio non la digerisco, è impensabile che non rivedrò mai più la tua faccia da cavolo''. Sono le parole, affidate al social network Facebook, di Luigi, uno di tanti amici di Luca Grondona, il ragazzo di Carbognano di 35 anni morto l’altra notte ad Amatrice insieme alla madre, Anna Masciolini, 67 anni, anche lei molto conosciuta e amata in paese. ''Siamo cresciuti insieme, abbiamo condiviso la nostra adolescenza, il nostro diventare adulti, anche se dentro siamo sempre rimasti dei Peter Pan – continua Luigi -. Vorrei solo andare a dormire, svegliarmi e rendermi conto che è stato solo un brutto sogno... Mi mancherai, ci mancherai fratello mio. Per come ti conosco, so che dall'alto ci starai guardando e ti starai facendo una grassa risata, e con le tue manie di grandezza ti aspetterai un saluto in grande stile, proprio come piaceva a te e così sarà. Per sempre fratelli''.

Grondona, che aveva vissuto per diversi anni a Carbognano con la madre e le sorelle Cristina e Veronica, era molto conosciuto nella zona della Bassa Tuscia, anche se da tempo si era trasferito a Roma, dove lavorava come amministrativo in uno studio legale. Fino a qualche mese fa aveva anche avuto una relazione con una ragazza di Civita Castellana, cittadina dove il ragazzo aveva coltivato diverse amicizie. Amante dei locali, brillante e divertente, Luca era solito trascorrere con la madre durante l’anno alcuni periodi di vacanza nella loro casa di Amatrice, nella frazione oggi distrutta di Villa San Lorenzo a Flaviano. La stessa dove l'altra notte lui e Anna hanno trovato la morte.

''Ci siamo incontrati un mesetto fa, 'andiamoci a mangiare una pizza' ci siamo detti, 'dai che prendo la macchina nuova', 'ho un nuovo progetto lavorativo ma per scaramanzia non dico niente' – scrive sempre su Facebook sulla pagina di Luca l'amico Riccardo -. Per colpa tua iniziai a giocare a calcio all'età di 7 anni, perché giocavi anche tu alla Storta, così andavamo insieme. La prima vacanza la feci con te e tuo padre in campeggio al mare. Questa mattina mi sono svegliato e ho detto non voglio sentire né vedere niente di questa tragedia, voglio godermi la vacanza da vigliacco. Poi una telefonata. Non ci posso credere. Non ho parole. Buon viaggio, ti ricorderò sempre. Ciao Luca''.

''Muore giovane chi è caro agli dei – scrive poi l'amica Verdiana -. Mi piace pensare che lassù qualcuno ti volesse a tutti i costi. Come spesso accade, la vita porta le persone a sentirsi di meno e prendere percorsi distanti l'un l'altro, ma l'affetto che nutro nei tuoi riguardi è sempre stato lo stesso e tale continuerà ad essere. Probabilmente abbiamo passato più tempo a discutere che a scherzare, ma una cosa l'ho sempre saputa: eri un buono. Grazie Lu', per essermi stato vicino in passato, butta un occhio da lassù ogni tanto. Grazie di tutto''.

La sorella Cristina è già da ieri ad Amatrice per la consegna delle salme della madre e del fratello, che probabilmente – se la famiglia sarà d’accordo -, riceveranno l'estremo saluto nei funerali di Stato previsti in questi casi, una volta compiute le operazioni di recupero dei corpi di tutte le vittime del sism. L'altra sorella, Veronica, sta rientrando in Italia dalla Nuova Zelanda, dove vive, per salutare Anna e Luca per l'ultima volta.





Facebook Twitter Rss