ANNO 14 n° 120
Motociclisti morti in pista, rito abbreviato per Walter Sciacca
21/06/2014 - 00:01

BOLOGNA - Motociclisti morti in pista, il gup Gianluca Patragnani Gelosi ha dato l’okay al processo con rito abbreviato nei confronti di Walter Sciacca, 41 anni, di Nepi, all’epoca dei fatti direttore dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, Simone Magnani, 33 anni e Michele Ciarlariello, 46 anni, entrambi di Imola. I tre sono accusati di omicidio colposo legato alla sicurezza del circuito.

Per la procura di Bologna, infatti, i responsabili dell’autodromo non avrebbero adottato le necessarie cautele in pista sia per segnalare la curva a sinistra di novanta gradi della Variante bassa, sia per attenuare l’impatto di una possibile uscita di strada. E queste omissioni, secondo i pm Antonello Guastapane e Manuela Cavallo, costarono la vita a due centauri: prima al faentino Alessandro Tasselli, il 12 aprile del 2010 e poi al lucchese Gabriele Nannini, l’8 agosto dello stesso anno.

Nannini, pilota esperto, è morto il pomeriggio dell’8 agosto davanti agli occhi della moglie e del figlio, che all’epoca aveva 5 anni, durante il suo primo giro di pista al termine di un rettilineo di 130 metri. Esattamente come quattro mesi prima era accaduto a Alessandro Tasselli, per questo motivo i due procedimenti penali sono stati unificati. Il centauro andò a sbattere con la sua Honda 1000RR contro le gomme di delimitazione dopo essere andato dritto alla Variante Bassa che conduce al rettilineo. Non aveva visto la curva a sinistra a 90 gradi e aveva proseguito secondo la propria traiettoria imboccando proprio il tratto di rettilineo alla fine del quale c’era la pila di gomme bullonate tra loro e senza alcuna protezione in grado di attutire l’eventuale impatto. I soccorsi sono stati immediati quanto inutili.

L’udienza è stata fissata per il 24 ottobre con possibile proseguimento per le conclusioni e la sentenza il 29 ottobre.

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