VITERBO - Sono 63 le vittime nel Lazio nei primi otto mesi dell'anno, 11 in meno rispetto all'anno prima, di cui 37 a Roma, 13 a Frosinone, 12 a Latina, 1 a Viterbo. Quest'ultimo è avvenuto a fine agosto quando un operaio che lavorava in un agriturismo è stato trovato privo di vita sotto un trattore nella zona di Canino.
Complessivamente, però, sono 38mila gli infortuni nel Lazio.
I numeri sono stati resi noti dall'Anmil ieri in occasione della giornata nazionale contro gli infortuni sul lavoro.
A livello regionale i settori più colpiti sono trasporti e immagazzinaggio, seguono costruzioni e attività manifatturiere. La fascia d'età più colpita, quella tra i 55 e i 64 anni.
Solo pochi giorni fa era stata la Uil a lanciare anche il Viterbese il grido d'allarme. Secondo i dati elaborati dal sindacato da gennaio a settembre di quest'anno sono stati 1716 gli infortuni sul lavoro da gennaio a luglio 2022 nella Tuscia. Un numero in crescita rispetto al 2021, quando nello stesso arco temporale gli incidenti tra le lavoratrici e i lavoratori erano stati 1154.
''Ciò che è fin troppo chiaro - ha detto il segretario Turchetti - è che anche sotto il profilo della salute sui luoghi lavoro il cammino che le istituzioni devono compiere è ancora molto lungo''.