ANNO 14 n° 118
Marco Sensi in concerto all'Auditorium via della Conciliazione
15/02/2024 - 15:52

VITERBO - La musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare. Lo diceva il grande Ezio Bosso, che mi affascinava soprattutto quando suonava o dirigeva nel periodo della sua sofferenza. Sono appena tornato da un concerto all’Auditorium di Via della Conciliazione (Roma). Suonava un amico da sempre Marco Sensi, figlio del grande Socrate, e che molti conoscono come uno dei dirigenti alle Terme dei Papi. A un certo punto del programma sento le note di un brano che aveva composto a mia richiesta. Gli avevo detto: vorrei un brano sottofondo per uno scritto: “Il Giorno Ottavo” in onore di un grande viterbese de La Quercia, il vescovo Dante Bernini, deceduto il 27 settembre del 2019. Immagina, gli dissi, di trovarti di mattina presto sulle rive del mare e di ascoltare il rumore gentile delle onde che vengono e poi vanno… che vanno e che poi vengono a lambire la sabbia sulla quale passeggiano i tuoi piedi e il tuo silenzio. Mi portò una composizione che molti adorano ascoltare. La troverete in un QRcode su di un libro in seconda edizione: “Don Dante: padre, maestro, guida” (marzo 2024).

Mentre ascoltavo quelle note suonate da Marco durante il concerto, mi sono trovato a chiudere gli occhi e a pensare, quasi nuotando nel silenzio. A un certo punto le mani del pianista si sollevarono dalla tastiera (mia fantasia) e il silenzio del suo spirito iniziò a sfiorare i tasti del pianoforte e la melodia che ne usciva narrava i cammini di una persona che non c’è più, ma che c’è nella memoria di coloro che aveva sfiorato come le onde sfiorano la sabbia in un andare-ritorno senza fine. Quando Marco mi fece ascoltare quello che gli avevo richiesto gli dissi: ma sai che queste note mi riportano alla mente un pianista compositore della Korea del sud: Yiruma (pseudonimo di Lee Ru-ma) e il suo bellissimo: “River flows in you”. “Anche a me piace molto ascoltare questo compositore” mi rispose.

La musica è come un fiume non inquinato che scorre nella nostra vita. Se non siamo capaci di ascoltare quella carezza della natura, non saremo capaci di offrire carezze vere alle “note umane” che si avvicinano a noi. Questo concerto, è il secondo che hanno organizzato con Marco Sensi, è stato offerto per ricordarci che il 14 febbraio è una data dedicata a pensare all’amore non solo, ma alle “mille sfumature dell’amore”. Una delle più belle sfumature è pensare che tanti bambini, con gravi disabilità, ricevono attraverso il Ce.R.S Onlus Assistenza Domiciliare. Il concerto è stato inventato pensando a queste persone “disabili” o “diversamente abili”. Anche loro hanno una grande “abilità”, quella di offrire a chi li aiuta la possibilità di diventare migliori e più attenti al vero bene della società. La musica è gentilezza, finezza, silenzio, ascolto, pazienza… la musica è amore scritto con le note suonate dal cuore e poi dalle mani che si curvano sulla vita degli altri e la sfiorano con delicatezza e rispetto. Come se non le toccassero. L’amore è sentire senza toccare. L’amore è melodia che nasce dal cuore, non dalla pelle.

L’amore è il nome di Dio e del mistero che ci abbraccia e che ci invita ad abbracciare. L’amore, direbbero i greci, si chiama Agape. Perché è donando che si riceve. Grazie Marco

 

Don Gianni Carparleli






Facebook Twitter Rss