VASANELLO - Dopo l’ultima surreale uscita pubblica della minoranza sul rendiconto 2024, è doveroso prendere posizione: sto con il Sindaco. Sto con chi lavora, risana, programma e rispetta i cittadini, tutti, di qualsiasi fazione e dico tutti. Non con chi, avendo avuto anni per amministrare e male, oggi pretende di dare lezioni dimenticando i disastri lasciati in eredità.
Il Sindaco ha dimostrato con i fatti e non con i manifesti, cosa significa amministrare con responsabilità. Ha affrontato un debito di oltre 2,2 milioni di euro, accumulato da altri, e lo ha ridotto senza intaccare nelle tasche dei vasanellesi. Anzi, ha abbassato la Tari, non ha acceso nuovi mutui, ha garantito i servizi e portato ad oggi, oltre 6 milioni di euro di opere pubbliche. Numeri concreti, che, giova ricordarlo, sono stati vagliati e approvati dal Revisore dei Conti, figura terza, nominata da un organo dello Stato, non certo un amico di merende del Sindaco.
La verità è semplice, chi oggi sbraita, è lo stesso che ieri approvava bilanci discutibili e taceva su residui mai cancellati. Oggi ha improvvisamente riscoperto la coscienza civica, ma dimentica il proprio passato. Comodo, vero?
Non muta la considerazione e l’ammirazione nei confronti del primo cittadino Igino VESTRI, che sostengo con piena convinzione. Un uomo di sani principi, che ha saputo affrontare il caos lasciato da amministratori improvvisati e che sta costruendo, con trasparenza e onestà, un Comune finalmente credibile. E non a caso, la foto che allego alla presente, con il Sindaco e il Sottosegretario di Stato per l’Attuazione del Piano di Governo, durante la consegna di una delle onorificenze più importanti, avvenuta lo scorso maggio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, racconta molto più di mille parole: racconta serietà, attaccamento al dovere, alle istituzioni e onore, quell’onore che forse qualcuno non ha mai conosciuto.
Chi verrà dopo, troverà un Comune solido. Chi ha amministrato nel passato, prima di parlare dovrebbe avere il buon gusto di tacere. E lo stesso valga per quella parte di minoranza che si lascia imboccare e si fa scrivere letterine e discorsi, recitando copioni scritti altrove, senza cognizione né memoria.
Il Consigliere Comunale
Cav. Uff. Giuseppe dott. MANCUSO