ANNO 14 n° 116
'Mancato finanziamento di 15milioni a Talete, vogliamo chiarimenti'
Biondi (M5S) pungola gli amministratori:'Cosa č stato fatto per garantire quegli investimenti?'
23/03/2023 - 07:03



CIVITA CASTELLANA - 'Ieri, 22 marzo, in occasione della giornata mondiale dell'acqua, abbiamo deciso di presentare una puntuale richiesta di chiarimenti circa il mancato ottenimento da parte della Talete del famoso finanziamento di circa 15 milioni di euro, legato all'emergenza covid-19 e previsto dal D.L. n. 23 dell'8 aprile 2020'.



Lo annuncia in una nota il consigliere pentastellato Valerio Biondi, recentemente entrato nella schiera degli 'Amministratori in Blu'.
'Dalle richieste di accesso agli atti - continua - è emerso che l’ultima corrispondenza circa il finanziamento in questione risale al 14 dicembre 2020, giorno in cui l’Istituto di credito interpellato, dopo gli iniziali scambi di informazioni su come predisporre la pratica, ha risposto che non avrebbe accettato la richiesta in quanto Talete non rientrava nella loro tipologia di clientela per questa operazione'.

Sulla base di tali informazioni, ci tiene a puntualizzare Biondi, sono stati formulati una serie di quesiti indirizzati  all’amministratore unico di Talete, Salvatore Genova, ai revisori dei conti, al presidente Romoli in veste di componente del Comitato per il controllo analogo,  al sindaco di Civita Castellana Luca Giampieri e al titolare della delega per le partecipate di Civita Castellana, con i quali 'chiediamo come sia possibile che su ben 4 documenti ufficiali che hanno una data successiva al 14 dicembre 2020 vengano riportate affermazioni dalle quali si evince che la questione del finanziamento è ancora aperta e si attende l’esito per programmare gli investimenti'.

'E poi perché se questa misura agevolativa scadeva il 30 giugno 2021, non si sono percorse altre strade con altri Istituti di Credito (su tutti i documenti societari si parla sempre dello stesso Istituto)?Anche perché nel frattempo abbiamo assistito ad una trasformazione societaria con lo scopo di reperire risorse finanziarie da privati, ad un ennesimo aumento tariffario che pagheranno i cittadini, ad un reiterato rischio di crisi di impresa con il conseguente pericolo di perdita del valore della quota societaria a discapito dei comuni soci'.
Restiamo in attesa, fiduciosi di un puntuale riscontro, perché vogliamo capire cosa realmente si sia fatto per tutelare la società e per garantire quegli investimenti tanto annunciati quanto rinviati in questi anni'.






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