VITERBO - “Nella provincia di Viterbo le denunce sono più che raddoppiate: da 237 nel 2020 a 501 nel 2024 (+111,4%).' Lo rende noto la Cgil Civitavecchia Roma Nord Viterbo in occasione della Settimana Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, che denuncia come siano “un chiaro segnale di un mondo del lavoro che scarica sui corpi delle persone la mancanza di prevenzione e d’investimenti sull’innovazione dei processi di produzione.”
“Nel dettaglio' prosegue la Cgil 'le malattie del sistema osteomuscolare sono il gruppo dominante e passano da 152 a 366 denunce; crescono anche i casi legati al rumore: le malattie dell’orecchio arrivano a 34 nel 2024. Si registra inoltre un incremento delle patologie del sistema nervoso, a 33 casi nel 2024. Il dato anagrafico è netto: nel 2024 si contano 134 denunce tra 55–59 anni e 157 tra 60 64, con 75 casi tra 65–69. Complessivamente, oltre l’80% delle denunce riguarda persone over 55.”
“Come Cgil di Civitavecchia Roma Nord Viterbo' continua la nota del sindacato 'chiediamo azioni concrete sia al sistema delle imprese, che alle istituzioni, a partire dalla Regione Lazio, che tarda ad attuare integralmente il piano regionale per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, con cui si potrebbero affrontare numerose problematiche. Serve anche” riferiscono dal sindacato “un importante piano d’investimenti in risorse e personale sugli enti preposti alla formazione, prevenzione e controllo del rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza”
“Assieme al nostro Patronato Inca Cgil' si conclude 'con le delegate e i delegati della Cgil nei luoghi di lavoro, stiamo proseguendo in un’importante azione di sensibilizzazione rispetto la denuncia delle malattie professionali e di contrattazione di misure e scelte organizzative volte a garantire la salute e la sicurezza. Continueremo a mobilitarci per fermare la strage sui luoghi di lavoro e mettere le persone al centro del modello di sviluppo e di fare impresa”.