ANNO 15 n° 121
Lubriano celebra
il poeta Wilcock
Presentato il progetto, finanziato dalla Regione, per il centenario della nascita
21/04/2018 - 06:51

di Antimo Verde

LUBRIANO - Lubriano rende omaggio a Juan Rodolfo Wilcock. A 40 anni dalla scomparsa – era il 16 marzo 1978, giorno del sequestro di Aldo Moro – e a un anno dal centenario della nascita – 17 aprile 1919 –, l'amministrazione comunale celebra il poeta italo-argentino che proprio nel paese affacciato sulla valle dei Calanchi ha trascorso i suoi ultimi anni. E lo fa con un progetto, finanziato dalla Regione Lazio, presentato ieri pomeriggio nello splendido Palazzo Monaldeschi della Cervara, ospite del padrone di casa Maurizio Misasi.

''Un progetto ambizioso per un grande personaggio e una grande persona – dice il sindaco Valentino Gasparri –, e per questo tutto il consiglio comunale, all'unanimità, ha chiesto il sostegno della Regione, che puntualmente ci è stato dato. Sicuramente, la cosa che a noi interessa portare avanti con questo percorso – spiega il primo cittadino – è capire perché dopo essere partito dall'Argentina e aver girato per mezza Europa, Wilcock ha scelto Lubriano. La fine di Lubriano, Ponga. Il limite estremo del paese, dove tutto finisce nel nulla e ci si emerge nella valle dei Calanchi, un paesaggio che credo sia stato molto pregnante e importante per quello che lui ha scritto e portato dentro di sé''.

Responsabile scientifico del progetto, lo scrittore Giorgio Nisini. ''È sempre bello quando la politica partecipa direttamente in progetti culturali, soprattutto in una provincia come la nostra che è sempre stata scelta da artisti e scrittori che venivano anche da lontano, proprio come Wilcock. Corrado Alvaro che scelse di vivere gli ultimi suoi anni a Vallerano, Pasolini a Chia, Pirandello a Soriano nel Cimino. C'è una geografia letteraria nella nostra provincia che appare sempre più interessante e che dovrebbe – auspica Nisini – essere raccordata in una grande mappa territoriale''.

''ll progetto Wilcock – spiega lo scrittore – ha tante ramificazioni che si svolgeranno nel corso dell'anno e vanno dall'intitolazione della strada in cui ha vissuto all'istituzione di un premio per i giovani studiosi che decideranno di approfondire la sua letteratura, ancora poco studiata. Ci sarà anche una sezione permanente all'interno della biblioteca, una riscoperta del suo teatro che porteremo avanti con Gian Maria Cervo e un convegno, che non sarà solamente accademico ma che coinvolgerà anche le persone che lo hanno conosciuto di persona''.

Tra le idee c'è anche quella di portare scrittori e intellettuali sudamericani a Lubriano per vivere e raccontare il territorio. ''Sono andato di recente a Buenos Aires per trovare alcuni autori, personaggi di rilievo, da portare qui per un periodo per scrivere ispirandosi a Wilcock'' racconta Manuel Anselmi, ricercatore in Sociologia Politica. ''L'obiettivo è quello di creare una residenza per artisti internazionali. Parlando con alcuni colleghi del posto, è venuta fuori anche l'idea di creare un ponte con l'Argentina: ci sono tantissime facoltà di letteratura che potrebbero venire qui con studenti e professori''.

Presente al convegno anche il consigliere regionale Enrico Panunzi. L'onorevole, nel suo intervento conclusivo, ha sottolineato l'importanza dei luoghi ''che non solo ispirano ma impongono sentimenti'' e della poesia: ''la vita va troppo veloce, si corre troppo e non ci si ferma mai a valutare quale bellezza e quale mistero c'è in quello che abbiamo di fronte''. Infine, Panunzi ha incoraggiato il sindaco Gasparri a proseguire nei progetti turistico-culturali.






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