ANNO 14 n° 118
Lo Chef Giovanni Eboli tra i fornelli del Ristorante Aldero
'All'età di 8 anni ho capito che volevo fare il cuoco'
Serena
07/03/2023 - 06:03
di Serena D'Ascanio

CIVITA CASTELLANA  -   “Ho capito che volevo fare il cuoco all’età di otto anni”. Giovanni Eboli, 38 anni originario di Napoli, oggi Chef presso il Ristorante Aldero Hotel di Civita Castellana.

“Lavoravo già nella Tuscia, nella zona di Viterbo, poi ho fatto un colloquio con tutta la famiglia che gestisce sia albergo che ristorante e ora sono due anni che lavoro qui da Aldero”. Un percorso che inizia all’età di 14anni inseguendo gli studi all’alberghiero di Formia , per poi fare le stagioni e la classica gavetta, a Rimini, Montecarlo, Manchester, Ponza e Passo Gardena nella stagione invernale, finché ad un certo punto ha deciso di scommettere su se stesso e all’età di 19anni ha intrapreso una carriera in un ristorante di Rimini, dove responsabilità e professionalità hanno preso il sopravvento.

“I miei capirono che ero destinato a questo mondo quando all’età di quattro anni misi il pesciolino rosso in forno, già volevo cucinare”.

“La mia è una cucina con sapori mediterranei, sempre con un pizzico di Napoli nelle ricette, come il pomodorino del Piennolo del Vesuvio, la mozzarella di bufala direttamente da Battipaglia, il tarallo, prediligendo una cucina di pesce. Mi sento in una grande famiglia qui da Aldero, è come stare a casa, la mancanza della famiglia napoletana l’ho incontrata qui. Da subito si è instaurato un rapporto sin dalla prima chiamata fatta, so che posso contare sempre su di loro e loro su di me.”

La cucina è un mondo in continua evoluzione, lo stare al passo con i tempi è fondamentale per le nuove tecniche di cucina, di cottura e questo chef Eboli lo sa bene. Lo chef preferito? Decisamente Antonino Cannavacciulo, essendo un napoletano doc non poteva essere altro. “La sua grinta e sensibilità mi ha ispirato nel tempo e continua a farlo ogni giorno”.

Durante l’intervista fatta lo chef Eboli ha messo in pratica nella cucina di Aldero alcuni piatti, l’estrema facilità, il muoversi con leggiadria tra i fornelli fa capire quanto amore ci sono nei piatti creati per il cliente, come una danza tra i fornelli e la musica di sottofondo è l’olio che friccica nelle padelle, la pasta che salta e il bollore dell’acqua.






Facebook Twitter Rss