ANNO 15 n° 184
Lezioni di entusiasmo a cura di Kinder Plumcake: sapore antico, emozioni attuali
Rubrica 'Pubblicittà' a cura di Elsa Berardi
Elsa
11/12/2024 - 13:03
di Elsa Berardi

VITERBO - Massì, prendiamola a ridere, o meglio, come vuole il detto ormai consolidato, allusivo al lascito epicureo, pigliamola “con filosofia”: il ritmo di background del nuovo spot dei Plumcake Kinder ricalca un sirtaki ellenico, frizzante come la novità dello yogurt greco nella ricetta. Un ingrediente che evoca la caratteristica lavorazione antica, frutto di una sapienza secolare, ma soprattutto le esigenze della fit attitude proprie di molti giovani occidentali.

Sarà che è tutto collegato, che corpo e mente si contaminano… O che Kinder è semplicemente una garanzia? Saprebbero rispondere in un modo di certo accurato i due giovani protagonisti della campagna pubblicitaria, una coppia che non sa con quale colazione iniziare il mattino. L’immediata comparsa di un ospite, proveniente dall’epoca classica e giocondo nella gestualità, infastidisce dapprima i due indecisi, per poi indurre il focus sul nuovo Plumcake Kinder: una sana chicca energetica che coniuga “semplicità e bontà”.

La veloce sequenza degli ingredienti, in una billboard illustrativa davvero simpatica, è snocciolata da una voice off che quasi si perde nella scenetta goliardica proposta, conclusa dall’ospite con un’ammissione de core: “Non facevo colazione così da duemila anni!”.

Lo spot presenta una veloce rassegna di due situazioni sovrapposte: un passato idilliaco e a tratti comico, impersonato dall’ospite greco, e un presente che non può sapere tutto con i propri mezzi, essendo bisognoso di guide e di ritrovare la facoltà di sorprendersi. Anche una merendina da colazione può diventare un pretesto aggregante per i contesti comunitari, soprattutto grazie a un ingrediente a molti ignoto e da altrettanti ricercato: lo stupore per le piccole cose.

Enthusiàzo, in pochi se lo ricordano, è il verbo che descrive in quella lingua suggellata dal Rocci lo stato di ispirazione, che fa percorrere momenti di passione e creatività a prescindere dai risultati ottenuti. Con una differenza, però, nodale rispetto al passato classico: gli ispirati non erano altro che individui demandati ad acquisire intuizioni sovrumane. Oggi chi si ispira non ambisce a riprodurre uno stato di grazia né a scomodare capacità innate, ma a regalare attimi di leggerezza e libertà alla propria anima, nonché alle persone che gli sono vicine e che potrebbe dilettare.

C’è di più: pure a quelle lontane nello spazio. Si pensi a quante realtà geografiche può toccare una forma d’arte, espressione di una vocazione individuale o di gruppo! Beh, se l’involucro di questo piccolo universo è un plumcake… Chissà quante altre meravigliose premesse potranno essere, in un modo efficace e al contempo sano, il trampolino di lancio di altrettante scoperte.

Kinder Plumcake è “Semplicemente buonissimo”, dice il claim, stavolta non marcato dal payoff dell’azienda “A little, a lot”, un bellissimo messaggio di speranza cucito addosso ai prodotti strettamente per bambini. Una cosa piccola può significare un mondo, e non a caso, proprio “mondo” è un sinonimo di “puro”: decisamente un’immersione culturale che, a due settimane di distanza dal Natale, possiamo estendere a tutte le nostre ispirazioni quotidiane, a partire da quella del dress code da cenone. O forse non basta l’apparenza di un abito a descrivere, in fondo a mille congetture contemporanee, quanta comunità e quanto amore brillino in noi a dicembre?






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