ANNO 15 n° 349
Le principali cause della perdita di capelli
25/02/2025 - 18:27

La perdita di capelli è un fenomeno naturale, ma quando diventa eccessiva può essere fonte di preoccupazione. Diverse cause possono essere all’origine di questo problema, alcune temporanee e altre permanenti.

Una delle cause più comuni è la predisposizione genetica. La cosiddetta alopecia androgenetica colpisce sia uomini che donne, sebbene con modalità diverse. Negli uomini si manifesta con la tipica stempiatura e il diradamento sulla parte superiore della testa, mentre nelle donne si traduce in un assottigliamento diffuso.

Anche gli squilibri ormonali giocano un ruolo determinante. Cambiamenti legati alla gravidanza, alla menopausa o a patologie come la sindrome dell’ovaio policistico possono causare una perdita di capelli più intensa. In alcuni casi, anche problemi alla tiroide possono influire negativamente sulla salute del cuoio capelluto.

Infine, alcune malattie autoimmuni come l'alopecia areata inducono il sistema immunitario ad attaccare i follicoli piliferi, causando una caduta improvvisa e localizzata dei capelli.

 

Il ruolo dello stile di vita e dei fattori esterni

Oltre alle cause genetiche e ormonali, anche lo stile di vita e fattori ambientali possono contribuire alla perdita di capelli.

Lo stress cronico è una delle cause più sottovalutate ma significative. In periodi di forte tensione, il corpo può reagire con un aumento della caduta dei capelli, fenomeno noto come effluvium telogenico. Sebbene spesso temporaneo, può risultare preoccupante se lo stress persiste nel tempo.

Anche l’alimentazione ha un impatto cruciale. Una dieta povera di ferro, zinco, vitamine del gruppo B e proteine può indebolire i capelli e favorirne la caduta. Il cuoio capelluto ha bisogno di nutrienti essenziali per mantenere i follicoli sani e stimolare la crescita.

L'uso eccessivo di prodotti chimici aggressivi e trattamenti come stirature, decolorazioni e calore eccessivo da phon o piastre può danneggiare la struttura del capello, rendendolo fragile e predisposto alla caduta. Anche l’esposizione prolungata al sole senza protezione può indebolire il fusto e causare secchezza e rottura.

Infine, alcuni farmaci, come quelli utilizzati per la chemioterapia, antidepressivi e anticoagulanti, possono avere come effetto collaterale la perdita di capelli. In questi casi, il problema spesso si risolve interrompendo o modificando la terapia, previo consulto medico.

 

Quando preoccuparsi e cosa fare

Non tutta la perdita di capelli è motivo di allarme, ma ci sono alcuni segnali che indicano la necessità di un consulto medico. Se la caduta è improvvisa, accompagnata da irritazioni o chiazze senza capelli, è fondamentale rivolgersi a un dermatologo per individuare la causa e il trattamento più adeguato.

Segnali d'allarme da non sottovalutare

Esistono diverse tipologie di caduta anomala dei capelli, e riconoscerle aiuta a comprendere quando è necessario rivolgersi a uno specialista:

● Effluvium telogenico: una perdita diffusa e improvvisa, spesso causata da stress o cambiamenti fisiologici.

● Alopecia areata: caduta improvvisa in chiazze tondeggianti, spesso legata a disturbi autoimmuni.

● Alopecia androgenetica: diradamento progressivo tipico degli uomini ma presente anche nelle donne.

Altri segnali di allarme includono prurito persistente, dolore o arrossamento del cuoio capelluto, che potrebbero indicare infezioni, infiammazioni o patologie dermatologiche sottostanti.

 

Esami diagnostici consigliati

Per individuare la causa esatta della perdita di capelli, il medico può prescrivere una serie di esami, tra cui:

Tricogramma: un'analisi microscopica dei capelli per valutarne il ciclo di crescita.

Esami del sangue: per verificare livelli di ferro, vitamina D, ormoni tiroidei e marcatori di stress ossidativo.

Biopsia del cuoio capelluto: in casi più complessi, per escludere condizioni autoimmuni o infezioni.

Test genetici: utili per identificare predisposizioni ereditarie alla calvizie.

 

Strategie per contrastare la perdita di capelli

Esistono diversi approcci per affrontare la perdita di capelli, a seconda della causa sottostante:

Integratori: formulazioni a base di biotina, zinco, ferro e Serenoa Repens (come queste, specifiche per capelli) possono aiutare a rafforzare i capelli e stimolare la crescita, soprattutto se la caduta è legata a carenze nutrizionali.

Trattamenti farmacologici: il minoxidil è uno dei rimedi più comuni per stimolare la crescita dei capelli, mentre la finasteride può essere utile negli uomini con alopecia androgenetica.

Terapie innovative: PRP (Plasma Ricco di Piastrine), mesoterapia e laser a bassa intensità sono metodi emergenti con risultati promettenti.

Interventi naturali: una dieta equilibrata ricca di ferro, zinco e vitamine del gruppo B può rafforzare i capelli. Inoltre, ridurre lo stress con tecniche come yoga e meditazione aiuta a prevenire l'effluvium telogenico.

Trapianto di capelli: nei casi più avanzati, la chirurgia rappresenta una soluzione definitiva per ripristinare la densità capillare.






Facebook Twitter Rss