


VITERBO – La Viterbese torna ufficialmente nelle mani di Piero Camilli. La fumata bianca è arrivata nella giornata di lunedì 22 dicembre, con la firma dal notaio che ha sancito il ritorno dell’imprenditore romano alla guida del club gialloblù, ponendo fine a un lungo periodo di incertezze e difficoltà.
Era il 29 giugno 2019 quando Camilli, allora presidente, cedette la società a Marco Arturo Romano. Da quel momento è iniziata una vera e propria odissea per il calcio viterbese e per il popolo gialloblù, segnata da cambi di proprietà, risultati deludenti e un progressivo allontanamento dai livelli che avevano reso la Viterbese una realtà solida e rispettata nel panorama nazionale.
Con il passo indietro del predecessore Salaris e il ritorno di Camilli, l’ambiente si è immediatamente riacceso di entusiasmo. I tifosi sognano di rivivere le stagioni d’oro della precedente gestione, che dal 2013 al 2019 ha regalato pagine indimenticabili alla storia del club.
Sotto la guida di Camilli, la Viterbese conquistò il campionato di Eccellenza nella stagione 2013/2014, il trionfo in Serie D nel 2015/2016 con tanto di scudetto tricolore di categoria, e tre partecipazioni consecutive al campionato di Serie C tra il 2016 e il 2019. In Lega Pro i gialloblù centrarono sempre l’accesso ai playoff, fermandosi contro Giana Erminio, Sud Tirol e Arezzo, e disputarono due finali di Coppa Italia di Serie C: la prima persa nella stagione 2017/2018 contro l’Alessandria, la seconda vinta l’8 maggio 2019 contro il Monza, grazie al decisivo gol di Atanasov al 92’ allo stadio Rocchi, dopo il 2-1 per i lombardi nella gara d’andata al Brianteo.
Ora per la Viterbese si apre un nuovo capitolo, all’insegna dell’ambizione e della programmazione. Nelle prossime ore sono attesi gli annunci dei primi rinforzi, con l’obiettivo di costruire un futuro immediato proiettato verso traguardi importanti. Il popolo gialloblù è pronto a tornare a sognare.