MONTALTO DI CASTRO - Oggi, 6 aprile 2025, il Parco Archeologico di Vulci, situato tra i comuni di Montalto di Castro e Canino, è stato teatro di una massiccia manifestazione contro l'ipotesi di realizzare un deposito nazionale di scorie nucleari nella Tuscia. Migliaia di cittadini, associazioni, comitati locali e rappresentanti istituzionali hanno partecipato all'evento per esprimere la loro ferma opposizione al progetto.
La protesta nasce dalla preoccupazione per la possibile costruzione di un deposito destinato a ospitare 95.000 metri cubi di rifiuti radioattivi, di cui 17.000 ad alta radioattività, su una superficie di 150 ettari. Ventuno dei siti individuati come potenzialmente idonei dalla Sogin si trovano nella provincia di Viterbo, suscitando timori per l'impatto ambientale ed economico su un territorio a forte vocazione agricola, turistica e culturale.
Numerosi esponenti politici hanno preso parte alla manifestazione. Enrico Panunzi, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, ha dichiarato:
'La Tuscia non può e non deve diventare la pattumiera d'Italia.'
Anche Claudio Marotta, consigliere di Sinistra Civica Ecologista, ha sottolineato l'importanza della mobilitazione:
'Oggi una grande manifestazione popolare ha fatto risuonare a gran voce la volontà della cittadinanza della Tuscia: no al deposito nazionale di scorie nucleari.'
I consiglieri regionali di Fratelli d'Italia, Daniele Sabatini e Giulio Zelli, pur non potendo essere presenti fisicamente, hanno espresso il loro sostegno alle istanze dei manifestanti, ribadendo la contrarietà al progetto e l'importanza di tutelare la vocazione naturale della Tuscia.
La manifestazione di oggi rappresenta un ulteriore passo nella mobilitazione del territorio contro il deposito di scorie nucleari, con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sulle possibili conseguenze negative di tale progetto per la Tuscia.