ANNO 15 n° 132
'La Tuscia non è una pattumiera nucleare': oltre 4000 contro le scorie
Protesta storica a Corchiano, domenica 11 maggio, cittadini, sindaci e comitati ambientali uniti contro il deposito nazionale di rifiuti radioattivi
12/05/2025 - 02:25

CORCHIANO – Domenica 11 maggio, Corchiano, il piccolo comune della Tuscia è diventato teatro di una grande manifestazione popolare contro l’ipotesi di realizzazione di un deposito nazionale di scorie nucleari sul territorio. Migliaia di cittadini, comitati, associazioni ambientaliste e rappresentanti istituzionali hanno sfilato per le vie del paese per dire un fermo 'no' al progetto, che coinvolgerebbe 21 zone del viterbese per lo stoccaggio di scorie nucleari.

Una protesta pacifica ma determinata

Il corteo con oltre 4000 partecipanti è partito alle 10:30 da piazza del Comune ed ha attraversato le principali strade di Corchiano e tornare in piazza, dove si sono susseguiti interventi, testimonianze e appelli.

Tra gli slogan più ricorrenti: “La Tuscia non è una pattumiera nucleare”, “Difendiamo la nostra terra” e “Futuro pulito, non radioattivo”. Il clima è stato sereno e partecipato, con famiglie, giovani, agricoltori e sindaci con la fascia tricolore, uniti nella difesa del territorio.

Le ragioni della protesta

A far scattare la mobilitazione è stata la pubblicazione da parte di Sogin della nuova Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI), che include anche Corchiano tra i siti potenzialmente adatti alla costruzione del deposito unico di rifiuti radioattivi. Una possibilità che ha sollevato preoccupazioni legate all’ambiente, alla salute pubblica, all’agricoltura e al turismo locale.

“Questa è una zona a vocazione agricola e naturalistica, con un patrimonio storico e archeologico unico. Il deposito sarebbe un danno irreversibile”, ha dichiarato il sindaco di Corchiano Gianfranco Piergentili durante il suo intervento dal palco, rimarcando le dichiarazioni rilasciate nei giorni precedenti scorsi: 'Da qui non si passa', sottolineando la ferma volontà di difendere il territorio e la salute dei cittadini

Presenze e adesioni

I comuni partecipanti alla manifestazione sembrerebbero tutti e 60, di cui molti con la presenza di sindaci e assessori. Numerosi i comitati locali che hanno aderito, oltre a movimenti ambientalisti nazionali come Legambiente e Greenpeace, parlamentari e consiglieri regionali.

Con questa manifestazione, la Tuscia si è unita alle tante voci che in tutta Italia si oppongono a un deposito nucleare imposto dall’alto, senza un reale coinvolgimento delle comunità locali. Il messaggio è chiaro: le decisioni che riguardano il futuro di un territorio devono essere condivise con chi quel territorio lo vive e lo tutela ogni giorno.

I motivi per della manifestazione per il “no alle scorie nucleari”:

- Rischi per la salute pubblica

- Impatti ambientali e sismici

- Perdita di valore agricolo e turistico del territorio

- Assenza di consultazione pubblica

La manifestazione a Corchiano contro il deposito nazionale di scorie nucleari ha dimostrato che la popolazione non intende restare a guardare. La difesa della salute, dell’ambiente e del futuro dei territori è una battaglia trasversale, che unisce cittadini e istituzioni in una sola voce: 'No alle scorie nucleari nella Tuscia'.

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