ANNO 15 n° 172
La rivoluzione della medicina parte da Viterbo con al medicina di precisione
Presentato nell'Aula Magna dell'ateneo un nuovo modello sanitario basato sulla prevenzione, per l'occasione presente il Presidente Rocca
Andrea
20/06/2025 - 13:22
di Andrea Farronato

VITERBO - Un nuovo modo di fare medicina; presso l'aula Magna dell'Università degli studi della Tuscia presentata la medicina di precisione; un nuovo modello di intervento che ha come obiettivo quello di prevenire, piuttosto che curare.

Questo nuovo approccio medico si basa sull'uso di cure e controlli personalizzati, studiando le caratteristiche genetiche di ogni individuo grazie a tecnologie avanzate e all'intelligenza artificiale.

Ad introdurre la cerimonia il Rettore Stefano Umbertini, che si è detto soddisfatto dell'iniziativa, nonostante la recente ferita che ha subito l'università 'Continuo a dire che tutto quello che l'università porta è ricchezza per il territorio, e dopo quello che è successo alla facoltà di Agraria sono felice di vedere che nonostante tutto, non ci fermiamo, ed oggi siamo qui per parlare del futuro della medicina'.

Presenti all'evento autorità civili, politiche e militari, tra cui assessori e consiglieri comunali, il Prefetto Gennaro Capo, il Questore Luigi Silipo, il Comandante dell'arma dei Carabinieri Massimo Friano, la vicepresidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna ed il consigliere regionale Daniele Sabatini.

Per l'occasione ha fatto visita all'ateneo anche il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che si è detto entusiasta per questo nuovo approccio alla medicina ' Quello di cui parliamo oggi è già lo standard nei migliori ospedali del mondo, e noi ci stiamo avvicinando a quel livello. Tuttavia, è fondamentale affrontare un tema cruciale: l'aumento vertiginoso del costo dei nuovi farmaci. Servono quindi raziocinio e una gestione mirata delle risorse a nostra disposizione. Non possiamo dimenticare l'importanza dei medici di medicina generale, che rappresentano la colonna portante del nostro sistema sanitario. È essenziale che anche loro abbraccino questi studi sulla medicina di prevenzione” e conclude “Dobbiamo creare una nuova realtà, che vada oltre gli schieramenti politici, e tornare a lavorare per il bene comune. Il nostro obiettivo è restituire ai cittadini ospedali che non li costringano più a spostarsi a Roma per ricevere cure adeguate”.






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