ANNO 15 n° 121
La Femca Cisl al parlamento europeo per discutere del nuovo piano industriale
Fabrizio Mastrogiovanni: 'Fondamentale sostenere le aziende per evitare la deindustrializzazione'
06/02/2025 - 11:06

CIVITA CASTELLANA - Fari puntati sul nuovo piano industriale europeo. Ieri mattina, mercoledì 5 febbraio, una delegazione della Femca Cisl di Viterbo, guidata dal segretario generale Fabrizio Mastrogiovanni, si è unita alla mobilitazione generale indetta dal sindacato europeo IndustriAll a Bruxelles per avanzare precise richieste alla commissione europea in merito al nuovo Clean Industrial Act, il piano industriale che il neo commissario Stephan Sejournè si è impegnato a varare entro la primavera. Al presidio hanno preso parte lavoratori e sindacati dell'industria metalmeccanica, della chimica (plastica e ceramica), del settore farmaceutico, della moda di tutta europa, sotto lo slogan 'Niente su di noi, si fa senza di noi', per chiedere all'unione europea a ai governi risposte concrete per governare la transizione ecologica, scongiurare la deindustrializzazione, proteggere la forza lavoro, potenziare gli investimenti e garantire la resilienza delle aziende nei mercati europei.

'La mancanza di una chiara strategia e di un piano industriale europeo - affermano i rappresentanti cislini -, insieme a decisioni aziendali sbagliate e ritardi negli investimenti nell'industria, stanno rendendo la deindustrializzazione non solo una forte minaccia, ma una realtà sempre più vicina in gran parte dell'Europa'

Fabrizio Mastrogiovanni

In linea il segretario Mastrogiovanni, da anni impegnato nelle battaglie sindacali nel distretto industriale che, ad oggi, conta una trentina di aziende e da lavoro a oltre duemila addetti: 'Bisogna trovare le giuste politiche energetiche per le aziende energivore e nel frattempo calare aiuti economici per calmierare i costi energetici e dare competitività produttiva al settore ceramico. Ci aspettiamo molto dal nuovo piano industriale - conclude -. Non possiamo permetterci un'altra crisi produttiva, dobbiamo scongiurare l'utilizzo della cassa integrazione per i lavoratori. La situazione è già abbastanza critica e si rischia di affossare il settore'.

Per la segretaria generale Elisa Durantini la parola d'ordine resta la 'sostenibilità': 'La transizione energetica - ha detto - è un passaggio cruciale per l'economia globale. La cosa importante è che venga attuata in modo sostenibile per non lasciare indietro nessuno. Il prezzo di questa transizione non deve ricadere sulle spalle delle imprese né tantomeno dei lavoratori. Il nostro sistema produttivo deve crescere e rafforzarsi'.

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