di Fabio Tornatore
VITERBO - La Cocciniglia Tartaruga che devasta i pini arriva alle porte della Tuscia determinando la catalogazione dei comuni limitrofi a quelli infestati come 'zona cuscinetto'. Possibili il monitoraggio, gli interventi fitosanitari e perfino gli abbattimenti. Il pericoloso parassita ha già fatto strage di pini in Campania, nel sud del Lazio e a Roma, e altrettanti sono stati abbattuti per evitare il diffondersi della Toumeyella Parvicornis, conosciuta anche come Cocciniglia Tartaruga.
Nella provincia di Viterbo attualmente sono indicati solo i comuni di Monterosi, Nepi e Tarquinia, ma il pericoloso parassita si avvicina, e 'quelle che nel 2021 erano zone cuscinetto oggi sono effettivamente infestate' come conferma il dottore forestale Carlo Mascioli, di Viterbo. Dal 2014 al 2021 nella sola città di Roma sono stati abbattuti oltre 10 mila pini, e quasi il doppio nell'ultimo triennio, anche se spesso per motivi non del tutto chiari e diversi da quello del rischio fitosanitario. Le zone cuscinetto rappresentano una cintura di contenimento di 5 chilometri alle zone colpite.
Un Decreto Ministeriale del 2021, n.173, reca le 'misure fitosanitarie di emergenza ai fini del contrasto dell'organismo nocivo Toumeiella parvicornis' per le attività di indagine, l'istituzione di aree delimitate e misure di eradicazione e contenimento da adottare.