ANNO 14 n° 118
Investì e uccise anziana, 73enne di Blera condannato a 8 mesi di reclusione
Ieri la sentenza al termine del processo celebrato con rito abbreviato
28/04/2023 - 07:36

BLERA - Un automobilista di Blera, A.G. di 73 anni, è stato condannato ieri dal tribunale di Civitavecchia a 8 mesi di reclusione, per omicidio stradale, all'esito del processo con giudizio abbreviato.

L'uomo, il 10 marzo dell'anno scorso a Manziana, ha investito e ucciso l'80enne Lina Cappelletti mentre attraversava a piedi la strada. 

La vittima, nonostante l'età avanzata, godeva ancora di ottima salute. La mattina dell'incidente si stava recando al cimitero quando, mentre attraversava la strada in corrispondenza delle strisce pedonali, è stata investita dall'auto condotta dal 73enne. 

L'ottantottenne è stata trasportata d'urgenza in ambulanza dai sanitari del 118 in condizioni critiche all'ospedale di Bracciano ma è deceduta poche ore dopo.

L'automobilista è stato iscritto nel registro degli indagati nel procedimento penale per omicidio stradale aperto dalla procura di Civitavecchia.

I familiari della vittima, per essere assistiti, tramite il consulente Matteo Cesarini, si sono affidati a Studio3A-Valore spa, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, con la collaborazione dell'avvocato Lorenzo Marcovecchio del foro di Isernia.

Al termine delle indagini preliminari il pubblico ministero titolare del fascicolo, Martina Frattin, sulla base dei rilievi effettuati dalla polizia locale di Manziana e del loro rapporto, delle testimonianze acquisite e della consulenza cinematica, ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio dell'automobilista ritenuto l'esclusivo responsabile della tragedia e imputandogli il fatale investimento dell'anziana, ''che attraversava la carreggiata in prossimità delle strisce pedonali da destra verso sinistra rispetto alla direttrice di marcia dell'autovettura'', come recita la richiesta, per ''colpa consistita in negligenza, imprudenza, imperizia e nella violazione della disciplina della circolazione stradale'': in particolare gli articoli 140 e 141 commi 1, 2 e 3, 4 del Codice della Strada, ''che prescrivono, nel loro combinato disposto, di regolare la velocità di marcia e mantenere il controllo del veicolo in modo da consentire ai pedoni che abbiano già cominciato l'attraversamento della carreggiata di raggiungere in sicurezza il lato opposto della stessa''. Si è così arrivati al processo e alla sentenza .

I familiari di Lina Cappelletti, attraverso Studio3A, sono già stati da tempo integralmente risarciti dalla compagnia di assicurazione della vettura, ma si aspettavano anche una risposta dalla giustizia penale. Che ora è arrivata.






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