VIGNANELLO - Con riferimento all’imminente installazione di un’antenna 5G nel Comune di Vignanello, desideriamo esprimere la nostra ferma contrarietà non alla tecnologia in sé, ma alla scelta del sito individuato: un’area prospiciente il Castello Ruspoli e il cuore del centro storico del paese.
Una collocazione inaccettabile
Il posizionamento previsto rappresenta una grave lesione al decoro urbano e al patrimonio storico-artistico di Vignanello. Il Castello Ruspoli, simbolo identitario e attrazione culturale, merita rispetto e tutela, non l’imposizione di infrastrutture invasive che ne alterano la percezione e il paesaggio circostante.
Violazione del regolamento comunale
Ricordiamo che il regolamento comunale vigente in materia di impianti di telecomunicazione vieta espressamente l’installazione di antenne in prossimità di beni storici e aree di pregio e che il principio di precauzione sulla salute pubblica ne' è un caposaldo. Tuttavia, l’intervento è stato autorizzato in forza di un decreto del Governo Meloni che, di fatto, scavalca le normative locali esautorando le Comunità locali. Una forzatura che solleva interrogativi sulla tutela dell’autonomia comunale e sulla trasparenza delle procedure.
Omissione e silenzio istituzionale
Preoccupa profondamente l’assenza di comunicazione da parte dell’amministrazione comunale. Nessuna informazione è stata fornita ai cittadini, nessun confronto pubblico è stato promosso.
Un silenzio che mina la fiducia nelle istituzioni e alimenta il sospetto di scelte calate dall’alto, senza coinvolgimento democratico.
Richiesta di chiarezza e responsabilità
Chiediamo all’amministrazione comunale di esprimere una posizione chiara e pubblica sull’intervento, di rendere noti i passaggi autorizzativi e di attivarsi per tutelare il patrimonio storico e il diritto dei cittadini a essere informati e coinvolti. La modernizzazione tecnologica non può avvenire a scapito della bellezza, della storia e della legalità
IL PRESIDENTE Arci Il Cantinone
Anselmi Angelo