MONTALTO DI CASTRO – Un incendio di notevoli proporzioni ha interessato nel pomeriggio di oggi, domenica 6 luglio, le campagne lungo la provinciale Fiora. Secondo le prime rilevazioni, il rogo avrebbe avuto origine da una mietitrebbia in azione nei campi, che ha innescato un incendio rapido e aggressivo, coinvolgendo diversi ettari di terreno arido.
Una colonna di fumo visibile da chilometri di distanza ha attirato l’attenzione dei residenti e dei passanti, richiamando immediatamente l’intervento delle squadre di soccorso.
Sul posto sono confluite velocemente: 10 volontari dei gruppi Prociv Vulci e Prociv Montalto di Castro, supportati dalle Prociv di Cellere e Tarquinia, con due autobotti e tre pick-up antincendio
I vigili del fuoco, che operano insieme ai volontari sotto il coordinamento della sala operativa regionale
Grazie all’azione combinata, le fiamme sono state contenute prima che raggiungessero i capannoni di una vicina azienda agricola, minacciata seriamente dallo scoppio del rogo.
Cosa sappiamo finora
L’incendio è scaturito poco dopo le 13:00, originato da una mietitrebbia in movimento
Le fiamme hanno rapidamente coperto i campi circostanti, generando un denso fumo.
Le strutture aziendali, pur lambite dalle fiamme, non hanno subito danni gravi, merito dell’intervento tempestivo
Le operazioni di spegnimento proseguono, monitorando il rischio di riaccensioni.
Montalto di Castro ha vissuto situazioni analoghe in passato: tra agosto 2024 e l’estate 2025, roghi simili hanno colpito siccità campi e zone sterrate, come ad esempio l'incendio innescato sempre da una mietitrebbia che aveva devastato circa 30 ettari di vegetazione.
Rischi analoghi in aree interessate dal forte vento che facilita la propagazione, come nella zona industriale (Valmeg) e lungo la strada Aurelia.
Sebbene non siano disponibili dichiarazioni ufficiali per il recente incendio odierno, in eventi precedenti si è registrato impegno costante da parte del Comune, con apprezzamenti per vigili del fuoco, carabinieri, protezione civile e volontari.
Restano ancora da accertare con esattezza com'è partito il rogo, ma le cause più probabili restano il surriscaldamento o scintille emesse da macchine agricole in ambienti secchi.
L’invito alle autorità locali è quello di intensificare la sorveglianza nelle campagne, specie in presenza di attività agricole durante giornate calde, e di predisporre ulteriori misure di prevenzione e controllo.