ANNO 15 n° 345
Inaugurata la panchina rossa ai Servizi Sociali
Un gesto simbolico per chiudere le iniziative del 25 novembre e ribadire l’impegno del Comune nella lotta contro la violenza sulle donne
Andrea
11/12/2025 - 12:59
di Andrea Farronato

VITERBO – Una mattinata semplice, ma pregna di significato, quella vissuta oggi presso l’assessorato ai Servizi Sociali, dove è stata inaugurata la panchina rossa, ultimo tassello del programma dedicato alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre. Un modo per chiudere un percorso iniziato due settimane fa, ma anche per ricordare che l’attenzione sul tema non può e non deve esaurirsi con una ricorrenza.

A spiegare il senso dell’iniziativa è l’assessora alle Politiche Sociali, Rosanna Giliberto: “Inaugurare la panchina rossa proprio qui, all’interno dell’assessorato, è il modo più giusto per concludere queste giornate. È un simbolo che parla da solo e che allo stesso tempo riconosce il lavoro che ogni giorno svolgono le nostre operatrici”.

La panchina porta una frase di Alda Merini, “La libertà è il respiro delle donne”. Per l’occasione era presente anche Marta Nori, responsabile del Centro Antiviolenza del Comune di Viterbo.

La sindaca di Viterbo, Chiara Frontini, ha voluto tirare le somme di queste due settimane di iniziative: “Sono state giornate intense, di ascolto e confronto. Chiudiamo il programma con questo gesto simbolico, ma il messaggio deve restare chiaro: il rispetto per le deve essere una volta l’anno. Va insegnato, soprattutto ai più giovani. Il loro coinvolgimento è fondamentale. E il lavoro che svolgete voi operatrici tiene insieme il tessuto sociale della città”.

A dare un contributo artistico alla mattinata sono stati Beatrice Massacci, Clotilde Gori e Francesco Romano, guidati dall'insegnate, nonchè direttore artistico della Scuola Danza Viterbo, Massimo d'Alessio, con brevi recitazioni sul tema della violenza e dello stalking. Tante le frasi e le azioni ricreate, ma una frase “Lui mi ha ucciso per un mi piace su Instagram” pronunciata da Beatrice durante la sua esibizione, fa capire quanto ancora ci sia da fare. Un richiamo a quelle dinamiche di controllo e possesso che troppo spesso vengono minimizzate.

(Clotilde Gori e Francesco Romano)

(Beatrice Massacci)

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