ANNO 15 n° 329
“Il volto invisibile della violenza”: a Viterbo un convegno sulla tutela delle donne più mature
Il 28 novembre alla Sala Benedetti l’iniziativa della Cisl per accendere i riflettori sulle forme di abuso che colpiscono le over 65. Testimonianze, esperti e istituzioni per costruire un percorso di consapevolezza e protezione
25/11/2025 - 12:20

VITERBO - Si terrà venerdì 28 novembre dalle ore 9:30, presso la Sala Benedetti della Provincia di Viterbo, “Il volto invisibile della violenza”, evento organizzato dalla UST Cisl e dal Coordinamento Donne Cisl di Viterbo con il patrocinio dell’Associazione Kyanos e della FIDAPA BPW di Viterbo. L’evento mira ad approfondire la tematica della violenza di genere focalizzando il dibattito in particolare su quella di cui sono vittime le donne più mature – un tema purtroppo ancora d’attualità e su cui vorremmo avviare una riflessione corale. La mattinata si aprirà con i saluti della Segretaria Generale della Cisl di Viterbo Elisa Durantini, a seguire quelli istituzionali delle Autorità cittadine e delle rappresentanti delle Associazioni, poi le Responsabili del Coordinamento Donne della FNP di Viterbo e del Lazio. Seguirà la testimonianza di una donna che è riuscita a salvarsi da questa violenza con una coraggiosa fuga dal coniuge; questo racconto ci farà toccare con mano le vulnerabilità legate all’età, alla dipendenza economica, alla fragilità psicologica, all’isolamento, alla mancanza di supporto relazionale che espone le donne meno giovani al rischio di sopraffazioni, violenze, raggiri che troppo spesso rimangono invisibili. Le situazioni di violenza sono spesso subite con rassegnazione dalle donne perché la non autonomia impedisce loro di chiedere aiuto.

Una giornata come questa vuole essere un segnale di speranza e ripartenza: per proteggere le fragilità, che spesso rappresentano delle ricchezze, dobbiamo combattere gli stereotipi legati a chi non è più giovane, riconoscere il valore di ciò che si è stati e di ciò che si è ancora. Per questo il nostro convegno vuole disegnare un cerchio inclusivo che abbracci le giovani generazioni e le generazioni over 65, per riscoprire insieme il valore di esserci gli uni per gli altri.

Questo è il filo conduttore della nostra giornata che vedrà numerosi interventi e relatori: il Direttore del Dipartimento di Psicologia della ASL di Viterbo Dott.ssa Barbara Longo si occuperà di fare un focus a livello sociale e culturale del fenomeno, in particolare per quanto riguarda il supporto psicologico che può essere un sostegno fondamentale per le vittime; il Giudice Penale Dott. Luca Cercola parlerà del regime di procedibilità per i reati di stalking, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale (procedimento cautelare, braccialetto elettronico, incidente probatorio e arresto in flagranza di reato); l’Inps nella persona della Direttrice Dott.ssa Vittoria Romeo esporrà le tutele legate al reddito di libertà, una misura pensata in supporto delle donne che subiscono violenza.

La Consigliera di Parità Avv. Annunziata Staffieri descriverà le misure legate alla sicurezza sul lavoro e gli strumenti atti a promuovere l’equità di genere e tutelare i più fragili; l’Avv. Rosita Ponticiello Coordinatrice Dipartimento Pari Opportunità Unione Nazionale Camere Civili si occuperà dei profili di valutazione ai fini della configurazione del reato, ma anche delle problematiche sociali ed emotive, ed infine la Presidente dell’Associazione Kyanos e Responsabile del Centro Antiviolenza Penelope, Dott.ssa Marta Nori ci parlerà delle esperienze e delle tutele che possiamo adottare per arginare questi fenomeni; il Dirigente della Divisione Anticrimine della Polizia di Stato Dott. Giovanni Accardo, descriverà l’esperienza di salvaguardia delle vittime ed azione della questura contro i fenomeni di violenza di genere, rappresentando anche qualche dato che ci possa dare idea della dimensione del fenomeno a livello territoriale.

Chiuderà i lavori la dott.ssa Alessandra Romano, Responsabile del Coordinamento Femminile e delle Politiche di Genere della Cisl del Lazio.

Il 25 novembre rappresenta da sempre una giornata di riflessione su come possiamo tutti noi, nel nostro piccolo, ogni giorno, fare qualcosa per l’eliminazione della violenza contro le donne; per questo motivo, l’evento sarà aperto al pubblico e alle scuole, e ci piacerebbe avere maggiore partecipazione possibile per poter dialogare tutte e tutti insieme.






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