ANNO 14 n° 124
Il ponte ferroviario a arco tipo Eiffel di Ronciglione
23/04/2024 - 14:29

RONCIGLIONE - Scopo di questo articolo è quello di descrivere i Ponti Ferroviari e Stradali in Ferro a Arco tipo EIFFEL a Struttura Reticolare realizzati nel mondo.

«Una struttura reticolare è un particolare sistema strutturale in cui tutte le travi (aste) sono collegate tra loro alle estremità da cerniere interne (nodi) e sono vincolate a terra tramite cerniere o carrelli esterni applicati ai nodi. Se i vincoli (esterni ed interni) sono perfetti, cioè senza attrito, e le forze esterne sono applicate solo nei nodi, allora le aste risultano soggette solo a sforzi assiali di trazione o compressione.» (Casini P., Vasta M., Scienza delle costruzioni, 2016, Città Studi Edizioni)

Una struttura reticolare è quindi una struttura rigida e leggera costruita per mezzo dell'incastro di montanti secondo opportuni schemi geometrici che permette di coprire ampie luci campate, con una soluzione affidabile dal punto di vista strutturale e di peso e costo ridotto rispetto alle altre alternative.

La Travatura Reticolare è una struttura composta da un insieme di aste complanari, vincolate ai nodi in modo da costituire un elemento resistente e indeformabile. È formata da due elementi continui chiamati correnti, e da un'anima scomposta in elementi lineari. Di questi ultimi, alcuni sono disposti in verticale e altri appaiono inclinati. Gli elementi verticali vengono denominati montanti, quelli inclinati vengono chiamati diagonali; il comportamento di queste due categorie di elementi è assimilabile a quello di una struttura sottoposta a soli sforzi di trazione e compressione.

Il famoso simbolo di Parigi (Torre Eiffel, Gustave Eiffel - Parigi, 1890) altro non è che una grande struttura reticolare: la Torre è formata da una robusta travatura metallica a maglie triangolari, la quale riduce l'area esposta al vento che, dunque, non ha a disposizione molto spazio per esercitare la sua pressione. La progettazione avvenne secondo attente considerazioni di carattere fisico e geometrico-matematico destinate a ottimizzare gli sforzi a cui la torre era sottoposta.

Gustave Eiffel si distinse come architetto e ingegnere nel periodo di maggior sviluppo tecnologico che l’umanità avesse mai conosciuto, la seconda rivoluzione industriale. Ogni lavoro per lui costituì una nuova opportunità di sperimentazione. Dal 1867 L’architetto si impegnò nella realizzazione di ponti, dighe, chiuse, gasometri, serbatoi e strutture metalliche, ma anche nel miglioramento di sistemi di travi reticolari metalliche per offrire il massimo di resistenza e di flessibilità d’uso con il minimo peso e la minima resistenza al vento. Infatti, nel 1877 realizzò in Portogallo Ponte Maria Pia, il viadotto sul fiume Douro (Porto), lungo 352,875 metri e con un unico arco d’acciaio di 160 metri. Rimase in funzione fino al 1991. Il ponte Maria Pia, attualmente inutilizzato, è un ardito ponte ad arco in ferro, alla periferia della città portoghese di Porto. Progettato da Eiffel, presenta una struttura basata su travi reticolari che grazie alla leggerezza e alla resistenza permettono di coprire la luce di 160 m con un ponte di oltre 350 m di lunghezza.

 

Eiffel fu l’ingegnere di quello che per molti anni è stato il ponte più alto del mondo: il viadotto ferroviario di Garabit. Tale ponte ad arco in ferro fu costruito tra il 1880 e il 1884. Contava una lunghezza di 5,65 metri e un’altezza di 1,24 metri sul fiume Truyère, nel sud est della Francia.

 






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