di Fabio Tornatore
VITERBO - Esplode il padel in tutta la città: tante e tanti i viterbesi tesserati nelle società che stanno proliferando a Viterbo e nel resto della provincia. Il padel, diffuso dal distanziamento sociale causato dal covid, ora unisce uomini e donne nello sport. Le barriere culturali crollano con la racchetta in mano.
Stanno tramontando dunque i tempi degli uomini che lasciano le fidanzate e le mogli a casa per la partita di calcetto, comunque ancora attività preferita soprattutto dai più giovani, il nuovo sport che parla spagnolo ha aperto le porte all'uguaglianza di genere. Doppi, misti, maschi contro femmine: la competizione è aperta. Vola verso i 1500 circa il numero degli iscritti a tutti i circoli di padel di Viterbo ma per i gestori il numero aumenterà enormemente.
'E' uno sport in apparenza facile, anche se sei alle prime armi riesci a giocare, senti la soddisfazione di aver fatto la partita. E' semplice da organizzare, perché si devono trovare solo quattro persone. In più i circoli spesso fanno incontrare i giocatori, contattando le persone quando a un gruppo manca qualcuno per fare la partita, e si può giocare il misto tra uomini e donne' spiegano da uno dei circoli di Viterbo 'la percentuale mediamente è 60% uomini e 40% donne, ma aumenteranno'.
La percentuale di uomini e donne è uguale per tutti i circoli di Viterbo, tre fino ad ora, e anche la media dell'età, dai 30-35 in su 'ma diminuirà' spiega un gestore 'perchè nella scelta dello sport per i figli entrerà anche il padel tra le opzioni'.
'Per il momento molti uomini sono gli ex del calcetto, che dopo il Covid non hanno più abbandonato la racchetta' spiegano da un altro circolo 'per quanto riguarda l'ingresso delle donne, il padel, non ha le barriere culturali che ha il pallone, dove comunque anche lì stanno pian piano cambiando le cose, e non si deve giocare per forza solo uomini o solo donne'.
'Il padel è la più grossa invenzione sportiva degli ultimi 100 anni' afferma un gestore di campi da calcetto della città 'perché permette a tutti di giocare. Il periodo covid ha messo seduti gli uomini, che hanno poi iniziato con il padel. Il calcetto ha avuto una grossa flessione, ma le persone stanno tornando a giocare fortunatamente, e sono sicuro che si ritornerà comunque ai livelli di prima, perchè l'Italia è sempre un paese calcistico e il pallone è sempre nel cuore degli uomini'.