ANNO 14 n° 117
Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia a Viterbo traccia la strada dello sviluppo turistico.
04/06/2022 - 11:37

Viterbo - Turismo e termalismo: le due parole d'oro dello sviluppo futuro viterbese. Il termalismo una vocazione da sempre, il turismo una voce in crescita nell'economia locale, con la città di Viterbo, oramai, meta fissa di moltissimi visitatori ogni anno. Due parole che trovano un senso concreto nella figura del ministro del Turismo della Lega Massimo Garavaglia. Uomo del fare: con strategia e competenza e le idee chiare che sta mettendo in atto al ministero da lui guidato. Arrivato a Viterbo a sostegno del candidato sindaco, Claudio Ubertini, ha esposto subito le traiettorie da seguire per lanciare il turismo anche a Viterbo. Il ministro ha dapprima visitato San Martino al Cimino, accompagnato dal gruppo viterbese della Lega che ha così rimarcato la sua attenzione verso le frazioni, alcune delle quali, come Bagnaia e Sant'Angelo sono già oggetto di importanti progetti di riqualificazione avviati dalla Lega prima della fine anticipata dell'amministrazione comunale. Il ministro Garavaglia è rimasto stupefatto dalla solenne bellezza, della maestosa semplicità, dell'abbazia cistercense di San Martino. Così come anche di Palazzo Doria Panphili, che ha visitato insieme a un delegato di Lazio Crea che gestisce il sito. Garavaglia, appena arrivato a San Martino, prima di iniziare la visita del borgo, ha depositato un cuscino di fiori presso il monumento ai sammartinesi caduti in guerra, restaurato dal candidato consigliere Massimo Gimmelli in occasione delle celebrazioni per la festa della Repubblica. Garavaglia ha, poi, raggiunto le Terme dei Papi di Viterbo per incontrare la stampa. Qui ha parlato di come rendere concrete anche a Viterbo le opportunità offerte dal turismo e dal termalismo. Riguardo al primo, Garavaglia ha illustrato il lavoro che sta portando avanti il ministero, e sul quale può inserirsi anche Viterbo. «Il turista – ha detto – era già cambiato prima del Covid. La pandemia ha solo accentuato di più questa evoluzione. Il turista, ora, ha molta attenzione verso la sostenibilità. Abbiamo un patrimonio immenso. E una responsabilità enorme nel non consumarlo, ma possibilmente di farlo crescere e rendere. Prima siamo stati a San Martino – ha detto -. Avere un palazzo così e tenerlo chiuso che senso ha? Come fanno gli operatori di San Martino se uno dei principali attrattori è chiuso? Bisogna partire dai fondamentali: il patrimonio va fatto rendere e crescere. Noi lavoriamo tantissimo con il digitale. Abbiamo lanciato il sito ufficiale del turismo in Italia Italia.it dove ci sarà tutto il Paese con la geolocalizzaizone. Giro e trovo cosa succede settimana per settimana. Da lì posso vedere anche cosa accade a Viterbo. Non lo alimentiamo noi, ma direttamente il territorio. Noi vi diamo la chiave della piattaforma, voi andate e inserite tutto quello che riguarda la vostra città, interessante da vedere. Con questo sistema andremo a promuovere tutti i territori e anche i temi, come il termalismo». Il ministro ha parlato, inoltre, delle tendenze che stanno emergendo nelle richieste del turista. «Sta esplodendo il turismo esperenziale – ha detto –. Il turista vuole entrare nelle comunità e fare tanta attività fisica a ogni età». Argomento di grandi potenzialità turistiche la «Via Francigena. Passa da Viterbo – ha sottolineato Garavaglia. Il Cammino di Santiago di Compostela porta milioni di visitatori. Con il Giubileo verranno decine di milioni di pellegrini. Sul portale metteremo tutti i percorsi». Un altro fenomeno «che sta prendendo piede – ha continuato il ministro – è il cicloturismo. In Italia vale 5 miliardi di euro in Germania 20 miliardi. È una prateria di sviluppo che abbiamo davanti. Far andare la gente in bici vale un punto di Pil. È un'opportunità che dobbiamo cogliere velocemente. Abbiamo fatto un accordo con Enel per inserire le colonnine di ricarica lungo tutta la via Francigena che così potrà essere percorsa anche con un nuovo modo. Il cicloturismo ha tutto un indotto: c'è chi noleggia, chi ripara, chi ti fa mangiare e chi ti fa dormire». Altra opportunità turistica il «trekking. C'è chi corre, chi fa maratone, mezze maratone. Per questo abbiamo bisogno di percorsi. Il turismo lento sta conoscendo un grande sviluppo e si abbina a tante altre cose. C'è anche poi l'enogastronomia, con la visita nelle cantine, l'enoturismo. È tutto collegato». Il ministro annuncia poi «Il congresso mondiale dell'enoturismo in Italia. Per la prima volta. Non era mai stato fatto, semplicemente perché non veniva chiesto. Noi siamo andati e abbiamo detto tocca a noi. Quindi lo facciamo in Italia, ad Alba. Ma sarà preceduto e seguito da eventi in tutte le regioni. Non è tanto il vino, ma il turismo legato al vino. L'enoturismo ha grandi potenzialità». Altra tendenza in atto il turismo in «camper».

 

Lega Salvini Viterbo






Facebook Twitter Rss