ANNO 14 n° 118
Il giornalista sospeso dall'Ordine
Viviana Tartaglini rinviata a giudizio
Il provvedimento rimarrà in vigore finché resterà agli arresti domiciliari
La donna è accusata di essersi fatta scrivere l'articolo per l'esame di Stato
17/12/2013 - 00:01

VITERBO - Paolo Gianlorenzo è stato sospeso in via cautelativa dall'Ordine dei Giornalisti (elenco professionisti). Il provvedimento, come prescrive la legge, è scattato automaticamente a decorrere dal giorno del suo arresto, avvenuto il 23 novembre scorso, e rimarrà in vigore finché non gli verranno revocati gli arresti domiciliari.

Più o meno negli stessi giorni, il giudice delle indagini preliminari di Roma, su richiesta della procura della Repubblica, ha disposto il rinvio a giudizio di Viviana Tartaglini, stretta collaboratrice di Gianlorenzo quando dirigeva Nuovo Viterbo Oggi e l'Opinione di Viterbo. E' accusata di essere stata a conoscenza delle tracce delle prove scritte dell'esame di Stato per diventare giornalista professionista. Inoltre, stando al decreto di rinvio a giudizio si sarebbe fatta scrivere l'articolo con cui ha superato la prova.

La Tartaglini, tra l'altro è coinvolta in altri filoni della maxi inchiesta in cui è coinvolto Gianlorenzo; dalla campagna stampa contro Battistoni, in cui è indagata anche l'ex assessore regionale all'Agricoltura Angela Birindelli. Gianlorenzo, invece, è invischiato anche nella faccenda della falsificazione delle fatture per il pagamento delle spese sostenute dallo stesso Battistoni e pagate con i fondi del gruppo Pd alla Regione Lazio, che ha come principale protagonista l'ex consigliere regionale Franco Fiorito, ''Er Batman di Anagni'', già condannato in primo grado per le sue ruberie alla Pisana.

La sospensione di Gianlorenzo, come detto, decorre dal giorno del suo ingresso nel carcere di Mammagialla con l'accusa di minacce, violenza privata, estorsione e calunnia. I primi due reati gli sono stati contestati in relazione alle minacce che avrebbe rivolto alla moglie dell'ex consigliere regionale Francesco Battistoni nell'atrio della scuola elementare Canevari, frequentata sia dai figli del giornalista che da quelli di Battistoni. ''Vedrai cosa ti succede'' avrebbe sussurrato alla donna passandole al fianco. In altre occasioni le si sarebbe posto davanti per impedirle il passaggio. Accuse che Gianlorenzo ha sempre respinto.

Il reato di estorsione, invece, si riferisce alla vicenda in cui è coinvolto insieme all'avvocato Samuele De Santis, anch'egli arrestato. Il giornalista, secondo l'ipotesi della procura, avrebbe avuto un ruolo di primo piano e non di semplice supporto, nelle azioni mirate a procurare clienti al legale tra i personaggi coinvolti nell'inchiesta ''Genio e sregolatezza'', relativa a una serie di appalti truccati, gestiti da due funzionari del Genio Civile di Viterbo: da cui il nome dell'indagine.

L'accusa di calunnia, invece, è scaturita dal fatto che Gianlorenzo ha accusato la Polstrada di Viterbo di aver manipolato gli atti dell'inchiesta a suo carico, inserendo un Dvd in cui era ripreso durante un rapporto sessuale. Dvd che, al contrario, non è stato inserito in alcun fascicolo in quanto non esiste. Il giornalista ha sostenuto che si sarebbe trattato di un equivoco per il quale aveva da tempo chiesto scusa agli inquirenti.

Il 26 novembre, al termine dell'interrogatorio di garanzia, il Gip, che tre giorni prima lo aveva fatto arrestare, concesse a Gianlorenzo gli arresti domiciliari. Il 13 dicembre, il tribunale del riesame di Roma ha respinto il ricorso dei difensori di Gianlorenzo, confermando la misura cautelare dei domiciliari.

La legge impone la sospensione automatica dall'Ordine dei Giornalisti per qualsivoglia limitazione della libertà personale. Quindi, finché sarà a domiciliari, Gianlorenzo dovrà restare sospeso.





Facebook Twitter Rss