ANNO 14 n° 119
Il gambling tra rito e comunità, un’analisi psicologica
04/10/2023 - 17:30

Cosa si nasconde tra i meccanismi del gioco d’azzardo? Cosa si cela nei comportamenti del giocatore? Quali sono le implicazioni sociali e collettive? A queste e a tante altre domande risponde un nuovo libro, “La Psicologia del Giocatore”.

Il gambling fa parte della storia dell’uomo sin da tempi antichissimi e oggi arricchisce le sue tradizioni, le sue feste, le sue celebrazioni. Le relazioni che si instaurano tra il gioco d’azzardo e la società possono dire molto di valori e credenze, di costumi e di comportamenti, sparsi ovunque nel globo.

Dai giochi con bastoni e pietre che facevano i Nativi americani al Pachinko in Giappone, un gioco simile al flipper, passando per i dadi che si lanciano in India durante il Diwali oppure alla tombola che si apre nei giorni di Natale, esperienze di gambling sono sparse ovunque e sono legate a calendari e momenti specifici. Tutto questo, ovviamente, ha delle importanti conseguenze sul piano sociale, che si giocano sul doppio binario dell’accettazione e del tabù. Accettato nella società occidentale, regolato e controllato, il gambling è invece vietato per motivi religiosi nella cultura del Medio Oriente, improntata ad un rigido rispetto dei dettami islamici.

Gioco d’azzardo e società, insomma, si influenzano a vicenda, plasmando i rapporti tra individui e sulla comunità. A indagare tutto questo è il nuovo ebook 'Psicologia del Giocatore' curato da Silvia Urso e Yohan Leon della redazione di Giochi di Slots, che guarda da una prospettiva psicologica il ruolo del gambling nei nostri giorni.

Un viaggio nei meandri dell’inconscio, tanto individuale quanto collettivo. Come quando si va ad analizzare le implicazioni etiche del gioco d’azzardo, descritte in base alla cultura, ai valori, alle norme sociali. Si parte dalle civiltà antiche, dove il gioco era popolare e spesso visto in maniera neutrale, passando per la visione religiosa (abbiamo citato l’Islam ma anche il Cristianesimo guarda al gambling come un peccato, dal momento che è in relazione all’avidità) passando poi per l’Era dell’Illuminismo, quando Kant metteva in guardia dall’azzardo in quanto nemico della dignità.

Un viaggio in quello che viene definito come un vero e proprio labirinto, fatto di sfide e di prospettive, in cui non sono solo gli appassionati a doversi orientare ma anche i lavoratori del settore, gli esperti, i legislatori, coloro che devono prendere le decisioni per l’assetto normativo e pubblico del gioco. Un mondo che nasconde aspetti e implicazioni che in superficie neanche immaginiamo. E che dicono molto di noi e della nostra società.






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