ANNO 15 n° 210
Il cuore non dimentica: tornare a Viterbo per Santa Rosa diventa un premio
Presentata la seconda edizione del “Ciuffo” e della “Rosa d’Oro e d’Argento”, il riconoscimento per i viterbesi che vivono lontano ma tornano ogni 3 settembre per il Trasporto
28/07/2025 - 15:33
di Massimiliano Vismara

VITERBO - Puoi togliere un viterbese dalla sua città, ma non puoi togliere la sua città dal cuore di un viterbese.

Con questa frase si può riassumere in breve lo spirito che anima il premio il Ciuffo e la Rosa d’oro e d’argento, due riconoscimenti creati per premiare i “figli della città dei papi” che per motivi lavorativi, o semplicemente per scelta di vita, si sono dovuti trasferire da Viterbo ma, che ogni anno immancabilmente, il 3 settembre tornano a casa per assiste al trasporto della macchina di santa Rosa.

La seconda edizione di questo riconoscimento dedicato ai viterbesi doc d’Italia e del mondo è stata presentata questa mattina nella sala consigliare del Comune.

 

Accanto alla sindaca Chiara Frontini, il presidente del sodalizio dei facchini di Santa Rosa Massimo Mecarini, il presidente del consiglio comunale Marco Ciorba, il presidente del sodalizio dei facchini Massimo Mecarini e l’ideatore di Dies Natalis Raffaele Ascenzi e al costruttore Vincenzo Fiorillo, il quale insieme a tutta la famiglia Fiorillo, donerà entrambi i premi.

“Questo riconoscimento nasce da un’idea di Marco Ciorba per premiare chi ritorna nella sua città dopo essersi trasferito in un'altra città italiana o addirittura all'estero, e che per l'amore che prova per la città di Viterbo torna in occasione della sera del 3 - ha spiegato Frontini - . È un modo di dire ai nativi e a coloro che si sentono viterbesi pur non vivendo nella nostra città: Viterbo non soltanto non vi dimentica ma intende valorizzare proprio questo attaccamento alle radici che si manifesta con la vostra presenza in città la sera del trasporto della macchina di Santa Rosa”.

In questo caso l’oro e l’argento non rappresentano una classifica ,ma più semplicemente differenziano i viterbesi trapiantati all’estero da più tempo e che tornano per Santa Rosa, in questo caso oro, e quelli che invece vivono in una città italiana, in questo caso l’argento.

“Un riconoscimento ideato per i veri viterbesi che, pur vivendo lontano dalla loro città, incarnano la l’amore per Viterbo e la devozione verso Santa Rosa - ha spiegato Mecarini -.Per tutti quelli che provano e proveranno sempre nostalgia per la loro casa e per il trasporto, come noi facchini che appena posata la macchina sul sagrato del santuario proviamo un misto di gioia per il trasporto appena concluso, e già la nostalgia perché dovremmo aspettare un altro anno per riportare la nostra santa sulle spalle”.

Infine, la parola al papà di Dies Natalis Raffaele Ascenzi, che a sorpresa ha fatto un annuncio: “Sono onorato di essere stato scelto per la realizzazione di questo prestigioso riconoscimento - ha spiegato Ascenzi -, ho già varie idee sulla sua realizzazione ma, non escudo neanche la possibilità di affidare a un artista viterbese il compito di crearlo con la mia supervisione. Se deciderò per questa soluzione nei prossimi giorni vi presenterò i lavori dell’artista che ho in mente”

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