ANNO 15 n° 165
Il cardinale Pietro Parolin a Civita Castellana
Martedì 24 giugno alle 18 officerà la messa nella chiesa di San Lorenzo
Alessandra
14/06/2025 - 04:17
di Alessandra Sorge

 

CIVITA CASTELLANA - Civita Castellana si prepara ad accogliere la visita del cardinale Pietro Parolin. Su invito del vescovo Marco Salvi il cardinale, arcivescovo, segretario di Stato della santa sede sarà nella città della ceramica martedì 24 giugno alle 18 per officiare la santa messa nella chiesa di San Lorenzo, in occasione dell'anniversario della fondazione della parrocchia guidata da don Ampelio. Oltre alla messa è prevista una processione aperta a tutta la cittadinanza. Saranno presenti autorità civili e militari. Dopo la cerimonia seguirà una cena nei locali della parrocchia insieme alle autorità religiose.

Pietro Parolin, 70 anni, vicentino, è l’attuale Segretario di Stato vaticano. Con una lunga carriera diplomatica alle spalle e una posizione equilibrata tra progressismo e conservatorismo, con la morte di Bergoglio era il cardinale favorito ad essere eletto suo successore. Uomo di fiducia di Papa Francesco, ha negoziato accordi cruciali, come quello con la Cina.

Entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede, ha prestato la propria opera presso le nunziature di Nigeria, dal 1986 al 1989, e Messico, dal 1989 al 1992. Nel Paese latinoamericano è stato protagonista delle trattative che hanno portato al riconoscimento giuridico della Chiesa cattolica e all'allacciamento delle relazioni diplomatiche con la Santa Sede

Il 17 agosto 2009 papa Benedetto XVI lo ha nominato, cinquantaquattrenne, nunzio apostolico in Venezuela, assegnandogli contestualmente la sede titolare di Acquapendente (VT) con dignità personale di arcivescovo titolare. Il 31 agosto 2013, a 58 anni, è stato nominato segretario di Stato da papa Francesco, eletto da pochi mesi, in sostituzione del cardinale Tarcisio Bertone.

Con la morte di papa Francesco, il 21 aprile 2025, è decaduto dall'incarico di segretario di Stato e non è più membro dei dicasteri curiali. Ha preso parte al conclave del 2025 che ha presieduto nella veste di primo cardinale elettore, in quanto sia il decano del collegio cardinalizio, sia gli altri cardinali vescovi nominati prima di lui, essendo ultraottantenni, erano non elettori.

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