VITERBO – Come ogni anno il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha pubblicato il report statistico sui redditi pro capite degli italiani, differenziandoli per comune di residenza. Secondo i dati forniti, il reddito medio dichiarato su base nazionale si è attestato a 21.570 euro, registrando una diminuzione dell'1,1% rispetto all'anno precedente. L'arco temporale preso in considerazione è quello a cavallo del periodo pandemico, biennio 2020/2021.
Statistiche che ci permettono di analizzare la situazione economica della Tuscia. La provincia di Viterbo si attesta tra quelle più povere del centro Italia. Nessun comune arriva alla soglia dei 20.000 euro di reddito. Tra i capoluoghi di provincia laziali, la città dei papi con 19.779 euro si trova dietro a Roma ( 24.949 euro), Rieti (20.721 euro), Frosinone (20.332 euro) e avanti a Latina (19.653).
Escludendo Viterbo, i comuni più ricchi della Tuscia sono: Vitorchiano (19.760 euro), Orte (18.628 euro), Sutri (18.467 euro), Barbarano Romano (18.436 euro) e Capodimonte (18.393 euro). Mentre la zona con i redditi minori è quella della Maremma Laziale, i comuni più poveri sono: Onano (13.202 euro), Canino (13.435 euro) e Cellere (13.763 euro).
I comuni più popolosi si attestano sulla media provinciale: Civita Castellana (17.435 euro), Montefiascone (17.075 euro), Tarquinia (18.050 euro) e Tuscania (15.894 euro). Nella zona dei Cimini i migliori redditi, oltre quello del già citato Sutri, sono di Ronciglione (17.594 euro) e Nepi (17.360 euro), male Vignanello (14.650 euro) e Carbognano (14.779 euro).
È importante notare che questa classifica non solo riflette la situazione economica dei singoli comuni, ma può anche offrire spunti interessanti per comprendere meglio i fattori che contribuiscono alla prosperità economica locale. La diversificazione dell'economia, la disponibilità di opportunità lavorative di alta qualità e una governance efficace sono solo alcuni dei fattori che possono influenzare il reddito pro capite di una determinata area.
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