ANNO 14 n° 120
Glifosato: UE approva l'uso dell'erbicida per altri 10 anni
Biodistretto e Legambiente contrari, uso sconsigliato anche da Assofrutti
Fabio
03/12/2023 - 09:22
di Fabio Tornatore

di Fabio Tornatore

VITERBO - 'L'uso del glifosato è sconsigliato dalla nostra azienda, noi incoraggiamo la coltivazione a pratino' sono le parole di Pompeo Mascagna, presidente della Assofrutti, principale azienda per frutti a guscio nella quale confluiscono la gran parte dei noccioleti della Tuscia. E' stato prorogato, infatti, l'utilizzo del contestato erbicida della Bayer per altri 10 anni dalla commissione UE, che non è riuscita ad avere una votazione utile a fermare la proroga, con l'Italia che, dopo anni di battaglie per la messa al bando, ha votato a favore della proroga in una prima votazione e si è astenuta nella seconda.

'E' un'azione in totale contraddizione con la direttiva sulla transizione agricola della stessa Unione Europea Farm to Fork' spiega Famiano Crucianelli, presidente del Biodistretto della via Amerina e delle Forre, facendo riferimento alla strategia che dichiara che i sistemi alimentari devono urgentemente diventare sostenibili e operare entro i limiti ecologici del pianeta, e che la sostenibilità deve diventare l'obiettivo chiave da raggiungere. 'E' anche in totale contraddizione con la scienza' continua Crucianelli 'è un grave arretramento da parte della Commissione. La Tuscia da questo punto di vista è tre passi avanti, ci sono tantissime aziende biologiche, nel Biodistretto non si usa Glifosato e si produce lo stesso, ci sono erbicidi di origine organica, l'erba poi si può tagliare. Ma più che altro l'erba in moltissimi casi si può tenere, va solo governata'.

Anche Legambiente schierata totalmente contro la decisione della commissione UE: 'siamo fortemente contrari' spiega Angelo Gentile, di Legambiente Agricoltura 'noi siamo per la messa al bando del Glifosato. E' un erbicida considerato sospetto di nocività nei confronti dell'uomo e degli ecosistemi. Quelle del glifosato sono tra le molecole più utilizzate negli ultimi 40 anni, l'uso si è moltiplicato negli anni. Agisce sull'ambiente e non si degrada velocemente, è infatti tra i contaminanti più diffusi. Penetra nelle acque sotterranee e viene quindi ingerito dall'uomo: ci sono studi che confermano il fatto che ha effetti sulla fertilità mascile, sui microbioti intestinali, ci possono essere residui di glifosato persino nel latte materno'.






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