VITERBO - Mentre a Viterbo il ministro degli esteri Antonio Tajani si fa bello al cospetto di Santa Rosa, i nostri pensieri vanno a Gaza e a tutti i territori Palestinesi occupati. L’evento, il trasporto della Macchina, quest’anno è dedicato alla pace nel mondo. E il capofacchino ha chiesto alla santa di “illuminare la mente di coloro che hanno nelle mani il destino di questo pianeta”. Una richiesta che a noi suona come una condanna. Una condanna diretta a Tajani.
Il pensiero va al genocidio in corso a Gaza, al silenzioso massacro in corso da anni a carico del popolo palestinese in Cisgiordania, da parte di un numero sempre più crescente di coloni appoggiati dall’esercito Israeliano. È una ferita aperta che il nostro governo non ha il coraggio di affrontare con azioni concrete. Una vergogna che ricade sul ministro complice e silente. Invece di condannare il governo di Netanyahu, Tajani professa la sua amicizia con Israele e si limita a rivolgere generici e vacui appelli alla pace.
Caro ministro, le sue belle parole si sporcano di ipocrisia e complicità al massacro di un popolo. Esigiamo una presa di posizione che parta dal riconoscimento dello stato di Palestina, una condanna severa del governo genocida, la sospensione di tutte le forniture di armi e la promozione di sanzioni a Israele.
Solo azioni concrete, guidate da posizioni politiche chiare, possono portare alla pace; delle sue frasi di circostanza non sappiamo che farcene. Il nostro è un giudizio politico, semplice e sincero, sull’operato del peggior ministro degli esteri: Tajani, ci fai schifo
Giovani Democratici di Viterbo